Grande soddisfazione espressa da Federagit, la federazione nazionale che raggruppa le guide turistiche, per l’emendamento approvato dal consiglio regionale del Lazio relativo alle guide turistiche. Il provvedimento regionale segue correttamente il diritto europeo, ovvero la sentenza della Corte Europea del 1991 per la quale “musei e monumenti storici richiedono l’intervento di una guida specializzata” e il decreto del Presidente della Repubblica del 13-12-1995 che, recependo la sentenza, riconosce il ruolo delle Regioni nell’individuazione di tali monumenti, “ai fini di una migliore fruizione del valore culturale del patrimonio storico e artistico nazionale”.
Ora, prosegue la nota di Federagit, si deve intervenire anche sulle leggi nazionali, e “sul pasticcio che ha stritolato la categoria finita erroneamente nel calderone della Bolkestein. Con l’applicazione di tale direttiva Europea (che sta provocando danni seri all’occupazione di varie categorie), nel 2013 le abilitazioni di guida, che erano valide su un territorio limitato, sono state dichiarate valide su tutto il territorio nazionale, senza verifica delle competenze, annullando la qualificazione professionale delle guide turistiche”.
Da sempre Federagit sostiene che per il grandissimo numero di beni culturali presenti in Italia, “non è umanamente possibile saper effettuare visite guidate in tutta Italia. Il diritto europeo non imponeva al governo italiano di approvare tale annullamento delle competenze. Da cinque anni la categoria si trova nel caos legislativo che permette alle guide europee (vere o presunte) di illustrare tutta l’Italia, senza alcun accertamento di competenze, a detrimento della corretta illustrazione del patrimonio e dell’identità culturale italiana, dell’occupazione delle guide turistiche qualificate e dell’erario italiano.
L’emendamento approvato dalla Regione Lazio ripristina la necessità della qualificazione professionale delle guide turistiche. Ci auguriamo che sia da stimolo per arrivare in tempi brevi ad una legge nazionale sulla professione di guida che riconosca la necessità di competenze specifiche, che non possono prescindere dalla conoscenza approfondita del territorio.”
La federazione si dichiara “fiduciosa che l’obiettivo comune delle istituzioni sia quello di dare risposte che forniscano garanzie di professionalità e di sicurezza ai visitatori. Dopo questo atteso provvedimento, confidiamo che, attraverso un percorso partecipato, si giunga in tempi brevi ad una deliberazione che restituisca senso e dignità a tanti anni di studi”.