Guide turistiche, al via la riforma: multe salate per gli abusivi

Guide turistiche, al via la riforma: multe salate per gli abusivi
12 Luglio 12:08 2024 Stampa questo articolo

In vigore dal 13 luglio la riforma sulla regolamentazione dell’attività delle Guide turistiche che contempla un quadro sanzionatorio ben delineato: multe fino a 12.000 per gli abusivi e di 15.000 euro per quegli intermediari che non si avvarranno di guide “patentate“.

Con la riforma spetterà esclusivamente alle guide turistiche abilitate lo svolgimento di visite guidate: quindi, i soggetti non abilitati sorpresi ad esercitare abusivamente la professione potranno essere multati dagli organi di polizia locale, dalle autorità di pubblica sicurezza e da ogni altro soggetto autorizzato con una sanzione da 3.000 a 12.000 euro.

Anche gli intermediari turistici – online o offline, italiani o esteri – potranno essere sanzionati (da 5.000 a 15.000 euro) se non impiegheranno, per i propri servizi, una guida abilitata. Stessa multa è prevista per i responsabili degli istituti e dei luoghi di cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, che non dovessero utilizzare una guida abilitata o dovessero interdire od ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso della guida e lo svolgimento della relativa attività.

«Inizia una nuova era per l’industria turistica italiana, dopo anni di incertezza e frammentazione normativa che hanno prestato il fianco all’abusivismo e allo svilimento di una figura che rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per chi viene in Italia – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè – Ridiamo così dignità a una figura essenziale che, mettendo a disposizione professionalità e competenze, trasmette e tutela la conoscenza e l’importanza del nostro incommensurabile patrimonio culturale, naturale e turistico. E adesso che proteggiamo e valorizziamo le guide con un apposito apparato sanzionatorio spetta ai Comuni fare la loro parte.”

Per  la presidente di Federagit, Micol Caramello, si tratta di un punto di svolta nella lotta ad abusivismo e irregolarità e prosegue osservando: «Abbiamo atteso per oltre dieci anni la riforma – osserva – e ora chiediamo ai Comuni di attivarsi quanto prima per recepire ed applicare le novità, iniziando finalmente i controlli. Anche nei confronti delle guide straniere in prestazione occasionale».

«Ora – prosegue – gli enti locali hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari, non solo per intervenire contro l’esercito di abusivi che da troppo tempo imperversa nel comparto, ma per chiarire alcune situazioni borderline che ostacolano le guide nello svolgimento della professione. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, sarebbe utile intervenisse anche il ministero della Cultura per sensibilizzare le strutture museali: non devono impedire l’accesso alle guide autorizzate, che hanno oltretutto diritto ad entrare gratuitamente per motivi di studio e formazione».

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Andrea Lovelock
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