Mobilitazione di guide turistiche e accompagnatori fissata per giovedì 5 marzo dalle 11 alle 14 davanti al Mibact, a seguito dell’esclusione di queste figure del settore dal pacchetto di misure che il governo ha varato per il comparto, con il Decreto 2 marzo 2020 n.9, vista l’emergenza coronavirus.
Lo ha annunciato l’Angt – Associazione Nazionale Guide Turistiche – che esprime anche disappunto e preoccupazione riguardo all’articolo 4 contenuto nella bozza del ddl proposto dal ministro Franceschini e in presentazione al Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, considerato “nefasto” per il futuro della professione di guida turistica. L’associazione chiede che sia espunto l’art. 4 del suddetto ddl, denunciando che dal 2013 si insiste a procedere attraverso decreti e intesa Stato Regioni per regolamentare la professione di guida turistica senza tener conto dei principi costituzionali e giuridici che impongono allo Stato – attraverso una legge – tale regolamentazione.
Ma è comunque il Covid-19 la vera emergenza della categoria, come si legge in una nota di un’altra sigla, Confguide, la federazione nazionale di categoria della Confcommercio: “Le guide e gli accompagnatori turistici, in quanto soggetti che operano nella filiera turistica, stanno subendo gravissime ripercussioni sulla loro attività lavorativa: la cancellazione pressoché totale dei servizi di visita guidata già messi in calendario per tutta la stagione primaverile, che peserà su circa il 50% del loro reddito annuale. Le guide e gli accompagnatori turistici per primi subiscono gli effetti negativi derivanti dalle misure restrittive, peraltro prioritarie, sulle visite guidate e sui viaggi d’istruzione, dalla chiusura e dal contingentamento degli ingressi nei musei e, di fatto, dall’annullamento dei viaggi in Italia da parte dei turisti stranieri.”
Oltre all’immediata cancellazione totale di visite, tour guidati e viaggi d’istruzione, Paola Migliosi, presidente Confguide osserva: «Rischiamo che il fermo delle nostre attività si protragga oltre l’estate e in questo modo verremmo messi in ginocchio. Anche le guide e gli accompagnatori turistici che non lavorano e non lavoreranno in tutto il territorio nazionale devono essere considerati tra i destinatari di misure eccezionali di sostegno economico».
Forte preoccupazione, infine, espressa anche da Federagit che in una sua nota sottolinea come “il comparto delle guide turistiche è stato praticamente azzerato dall’emergenza coronavirus. La flessione di turisti, la cancellazione delle gite scolastiche italiane e straniere e i provvedimenti di chiusura di molte aree di interesse hanno portato al crollo dell’attività di guide e accompagnatori turistici. Una situazione di estrema difficoltà che sembra essere destinata a durare”.
E Valentina Grandi, presidente delle guide turistiche Federagit Confesercenti denuncia: «Nonostante questo, nelle bozze del decreto in circolazione, registriamo l’inspiegabile mancanza di qualunque forma di sostegno al comparto che, ricordiamo, è un’eccellenza italiana e un valore aggiunto del nostro turismo. Servono invece, urgentemente, interventi mirati a sostenerlo: le guide vengano considerate tra i destinatari delle misure eccezionali, a partire dalla sospensione dei pagamenti e dei versamenti contributivi. Ma è necessario anche agire sul piano fiscale: spostare in avanti i termini non basta, servono interventi più incisivi che tengano conto del crollo dei fatturati degli operatori».