Il viaggiatore del 2019 sceglie l’agenzia di viaggi. Lo afferma Guiness Travel Tour Operator, che rileva alcune novità nelle preferenze. Già nel 2018 si era registrata un’inversione di tendenza rispetto al passato, con il rientro del cliente in adv, alla ricerca di sicurezza e consulenza professionale.
Questa tendenza è riconfermata fin dai primi mesi di quest’anno, con un aumento esponenziale di prenotazioni (+50% da gennaio 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018).
Ciò, secondo l’operatore, sottolinea in primis un allontanamento dal modello di prenotazione last minute, in favore dell’advanced booking (coadiuvato da azioni e incentivi per l’early booking messi in campo sia da Guiness che dai maggiori t.o. su territorio nazionale), ed evidenzia una rinnovata predisposizione d’animo del viaggiatore nei confronti del tour organizzato.
In questo scenario emerge il bisogno del viaggiatore orientato al senso di sicurezza e protezione, che sceglie un viaggio di gruppo, con accompagnatore al seguito e guide professioniste, con un’attenzione particolare alla scelta di itinerari culturali.
«Il viaggiatore del 2019 non desidera le incognite di un viaggio improvvisato, ma cerca una realtà solida e concreta e la consulenza professionale in agenzia – dice Elvira D’aversa, sales manager Guiness Travel – Affidarsi alla concretezza di un tour operator genera sentimenti rassicuranti e di protezione, con zero stress per le barriere linguistiche o difficoltà organizzative, ottimizzazione dei tempi e presenza in loco di qualcuno di fiducia in caso di emergenza, e trova ampio riscontro nell’altissima percentuale delle prenotazioni, in anticipo rispetto ai tempi, sia tra i repeater, sia tra i nuovi».
A riprova di questa analisi di inizio stagione, l’operatore riscontra che il viaggio organizzato, prima ad esclusivo appannaggio degli over 60, oggi invece è la prima scelta a partire dagli over 30, e riscuote grande interesse il viaggio d’autore.