Handling Fiumicino: fine era Swissport, gli ex Alitalia traslocano
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Porte girevoli per 1.800 ex Alitalia e, da mercoledì 19 febbraio, anche ex Swissport. Persa definitivamente la gara per l’handling all’aeroporto di Roma Fiumicino dopo una lunga battaglia a colpi di carte bollate che ha coinvolto anche Aeroporti di Roma, la società svizzera cede il passo alle tre aziende che si sono aggiudicate l’appalto: Airport Handling, Avia Partner e Aviation Services, che hanno assorbito i lavoratori.
La maggior parte ha firmato il contratto a tempo indeterminato con Airport Handling, che ha già rilevato le compagnie assistite in precedenza da Swissport. Il resto è stato spartito tra Avia Partner e Aviation Services. Resta ancora un piccolo punto interrogativo legato al personale degli uffici, ma il nodo dovrebbe essere sciolto a breve.
2022: ECCO SWISSPORT
L”uscita di scena e la frammentazione della ex compagnia di bandiera nel 2021 danno dato vita alla diaspora degli ex dipendenti. Nel luglio 2022 Swissport subentra nella gestione dell’handling dopo la cessione del ramo d’azienda di Alitalia Sai in amministrazione straordinaria. A ottobre, peraltro, l’azienda avvia l’attività anche a Milano Linate.
Qualche numero: nel 2022 Swissport fornisce i servizi aeroportuali a terra per circa 186 milioni di passeggeri e gestisce 4,8 milioni di tonnellate di merci aeree in 117 magazzini merci in tutto il mondo. A fine giugno 2023 l’azienda conta circa 57.000 dipendenti ed è presente in 294 scali di 44 Paesi di sei continenti.
Nel luglio 2023 Swissport festeggia il primo compleanno a Fiumicino sfoggiando numeri di tutto rispetto., con 34 compagnie nel suo portfolio. Tutto sembra andare per il verso giusto e anche gli ex dipendenti Alitalia, dopo tanti tormenti, possono rifiatare. E invece non è così.
TUTTI AL TAR
Arriva l’autunno e sparisce il sole. La gara handling bandita da Aeroporti di Roma vede l’esclusione di Swissport. “Ci è stata comunicata con nostro sommo sconcerto – si legge nella nota ufficiale – la graduatoria provvisoria che vede la nostra società esclusa dalla rosa dei tre handler abilitati a svolgere i servizi di rampa presso l’aeroporto di Roma Fiumicino (Airport Handling, Avia Partner e Aviation Services). Swissport impugna la graduatoria: comincia una battaglia legale e una lotta contro il tempo.
Pochi giorni dopo viene inoltrato il ricorso al Tar del Lazio contro l’aggiudicazione provvisoria della gara indetta da Adr. Il 22 novembre si svolge l’udienza in camera di Consiglio, ma nessuna sentenza: ogni decisione viene rinviata a marzo 2024. Intanto, Swissport Italia si dice fiduciosa di poter assorbire in organico altri 400 dipendenti di Alitalia in cassa integrazione, se otterrà la licenza per la gestione dei servizi di rampa a Fiumicino.
La Primavera però porta in dote un nuovo rinvio. Il 21 marzo, infatti, i giudici congelano la gara fino a giugno, il 19, a due giorni dall’inizio dell’estate. Sarà la volta buona? Ma neanche per idea. Il 21 giugno, solstizio d’estate, arriva l’ennesimo nulla di fatto: scusateci, se ne riparla il 23 ottobre, quando la terribile canicola sarà ormai un lontano ricordo. In realtà il timore è che un’eventuale decisione in questo momento finisca per ripercuotersi sull’inizio della stagione con l’aeroporto già sotto stress.
L’autunno porta il verdetto: il Tar del Lazio annulla l’aggiudicazione in favore di Aviapartner Handling, uno dei concorrenti, e stabilisce che la graduatoria va riformulata e rivista. L’esito della gara, dunque, torna in discussione con un nuovo procedimento di valutazione di affidabilità di Aviapartner. Swissport torna a sperare.
A novembre, però, nuovo colpo di scena: AdR decide di confermare la graduatoria relativa alla procedura di gara per la selezione di prestatori di servizi di assistenza a terra a Fiumicino, “disattendendo – sottolinea Swissport – le chiare indicazioni del giudice amministrativo. Abbiamo già provveduto ad avvertire Aeroporti di Roma che impugneremo la decisione, con istanza di sospensiva“.
Nella bagarre entra anche Enac, che indica il 23 dicembre come “termine entro il quale i vettori aerei dovrebbero scegliere il nuovo gestore dei servizi a terra a Roma Fiumicino, con inizio delle operazioni il 5 febbraio”.
ON THE ROAD
L’attualità è nota: Swissport deve arrendersi e cedere attività e dipendenti al “Leonardo da Vinci“. E così per gli ex Alitalia è tempo di riprendere le valigie in mano e preparasi a un nuovo trasloco, direzione Airport Handling. Ultima tappa? Chissà…
Già, perché in questi giorni si fa un gran parlare del riutilizzo del brand Alitalia – acquisito per 90 milioni da Ita Airways – e al centro di uno scontro aspro proprio tra Ita – di recente entrata nell’orbita Lufthansa – e Aeroitalia. Non solo. Durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi vertici, l’amministratore delegato e direttore generala di Ita, Jörg Eberhart, non ha escluso dal 2026 un rientro degli ex Alitalia, riferendosi in prima battuta agli oltre 2.000 ancora in Cigs. Ma chissà.
È vero: Ita avrebbe avuto la possibilità di acquisire una quota del 40% della società che ha rilevato l’handling di Alitalia, ma ha deciso di non farlo, rinunciando a un controllo diretto sul servizio nel proprio hub principale. L’Usb, però, non esclude che Ita e Lufthansa potrebbero anche valutare la creazione di un servizio di assistenza a terra diretto in aeroporto, scelta che modificherebbe nuovamente il panorama dell’handling aeroportuale.
Nessuno, insomma, escluda l’ennesima sliding doors per gli ex Alitalia, nemmeno la nuova Ita. Purché sia davvero la Terra Promessa.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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