Resta in sospeso fino al prossimo autunno la questione dei servizi handling a Fiumicino. Il Tar del Lazio ha infatti rinviato al 23 ottobre la decisione sul ricorso presentato da Swissport, che attualmente si occupa della gestione a terra e ne contesta l’assegnazione, per i prossimi sette anni, al Leonardo da Vinci. Secondo quanto riferisce Roma Today, i giudici avrebbero spiegato che la documentazione richiesta per emettere la sentenza non sarebbe arrivata in tempo.
Già il 21 marzo c’era stato un primo rinvio del Tar al 19 giugno. Slittamento che – era stata la dura critica di Cub trasporti – avrebbe lasciato nel limbo migliaia di lavoratori. E un’eventuale decisione ora, presumibilmente, avrebbe finito per ripercuotersi sull’inizio della stagione estiva con l’aeroporto già sotto stress.
La società svizzera contesta l’esito della gara, che l’ha vista esclusa, a sorpresa, dall’assegnazione dei servizi, svolti da luglio 2022. Il procedimento si era concluso a ottobre 2023 ma, in attesa del verdetto del Tar, non è stato ancora siglato il contratto con gli aggiudicatari dell’appalto: Aviapartner Handling e Aviation Services, che già operavano a Fiumicino, e Airport Handling, gestita dalla Dnata, società del Gruppo Emirates che lavora da anni a Milano Linate.
Il bando era stato indetto da Aeroporti di Roma a novembre 2022 per affidare al massimo a tre operatori il servizio di handling: assistenza bagagli, operazioni in pista, trattamento fisico delle merci e della posta in arrivo, partenza e transito tra l’aerostazione e l’aeromobile, caricamento sull’aereo di cibi e bevande e relativo scaricamento.
Calendario alla mano dunque, a ottobre sarà trascorso un anno dall’assegnazione della gara alla decisione del Tar del Lazio, salvo nuovi rinvii. E 2.300 lavoratori restano con il fiato sospeso.