by Claudia Ceci | 30 Novembre 2018 13:15
Il gioco di luci sulla facciata si mostra man mano che si salgono i gradini della scalinata di piazza di Spagna. Al n° 6 di piazza della Trinità dei Monti uno sfavillante Hassler Roma invita i suoi ospiti a immergersi nell’atmosfera retrò di un viaggio simbolico indietro nel tempo per celebrare la città, i 125 anni dell’albergo icona dell’ospitalità di lusso in tutto il mondo e per festeggiare i 40 anni di attività del suo proprietario e general manager Roberto E. Wirth. Fondato nel 1893 da Alberto Hassler, l’albergo appartiene dagli anni venti alla famiglia Wirth e oggi Roberto E. Wirth, quinta generazione della famiglia, accoglie gli ospiti personalmente.
Per la festa c’è l’orchestra jazz e anche i suonatori di Corni delle Alpi. In un angolo un pittore paesaggista che immortala la città, a pochi passi una sarta con la sua modella. E tra migliaia di storie che l’albergo racconta e custodisce, c’è quella del padrone di casa, che con bravura e caparbietà è diventato l’unico manager sordo di un hotel 5 stelle lusso al mondo.
«L’uomo coincide con l’albergo – esordisce Corrado Ruggeri, giornalista e conduttore della serata – Celebriamo due monumenti, l’Hassler e Roberto Wirth, di cui mi piace citare una frase: ai sordi è consentito tutto tranne sentire».
Il comune di Roma lo premia per i 40 anni di attività con una medaglia alla carriera, dopo un avvicendarsi di saluti, tra cui quello dell’ambasciatrice svizzera Rita Adam e del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio che ricorda «i tanti imprenditori che vogliono investire in Italia nel turismo di qualità». Il manager, emozionato per il premio, ringrazia gli ospiti e commenta: «L’Hassler Roma è la donna della mia vita, da trattare con i guanti di velluto e amare con tutto il cuore».
Dopo tutto è musica, amici, ospiti di prestigio, dinner party, nell’albergo che da sempre è punto naturale d’incontro dell’elite politica, economica e culturale italiana e straniera: il presidente Eisenhower trasformò una delle suite nel suo studio privato; Ranieri di Monaco e Grace Kelly lo scelsero per il viaggio di nozze; Audrey Hepburn ne fece la sua casa durante le riprese di Vacanze Romane e per ogni suo soggiorno in città. I nomi che hanno firmato il Libro d’Oro rappresentano il gotha a livello mondiale: la famiglia Kennedy, Henry Kissinger, Ronald Reagan, Henry Ford, Arnold Schwarzenegger, Helmut Kohl, Margaret Thatcher, John Major, la principessa Diana, Re Juan Carlos, Gabriel Garcia Marquez, Pablo Picasso, Clark Gable, Ingrid Bergman, Liza Minnelli, Francis Ford Coppola, Steve Jobs, Tom Cruise, Nicole Kidman, Madonna, Bill Gates, Melanie Griffith, Antonio Banderas, Hugh Grant, George Clooney, Russell Crowe e tanti altri.
E per i 125 anni dell’Hassler Roma tra gli ospiti in sala ci sono Enrico e Federica Vanzina, Maddalena Letta, Marisela Federici, Cesara Buonamici, Sean Hepburn Ferrer con la moglie Karen e la figlia Athena Hofer, l’ambasciatore Giancarlo Kessler, l’ambasciatore tedesco Michael H. Gerdts, Ginevra Odescalchi e Annalisa Chirico, Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi, Gianni Battistoni.
La cena è all’insegna di gusto e ricercatezza; il menu è dello chef Francesco Apreda del ristorante stellato Imàgo al sesto piano dell’albergo: cocktail di gamberi in patate novelle, tartina di polenta, gorgonzola e noci, risotto cacio pepi e sesami, capesante impanate e tartufo nero, tartare di manzo, sesamo e mango, parmigiana di melanzane; alcune specialità svizzere, dalla raclette alla torta grigionese; dolci creati dalla pastry chef Simona Piga.
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