Hawaii post incendio: svolta “new age” per riconquistare gli europei

Hawaii post incendio: svolta “new age” per riconquistare gli europei
15 Gennaio 13:12 2024 Stampa questo articolo

Dopo il terribile incendio di agosto di parte dell’isola di Maui, la seconda più grande dell’arcipelago delle Hawaii, che ha causato la morte di più di 100 persone e raso al suolo chilometri quadrati di territorio, l’isola, che ha riaperto ufficialmente al turismo a ottobre, sta lavorando per ritornare alla normalità ed è pronta ad accogliere di nuovo i tanti turisti che hanno sempre affollato la destinazione, linfa vitale per l’economia dell’arcipelago Usa.

Non solo Maui, ma tutte le isole della Hawaii stanno invitando i viaggiatori a tornare,  oltre che per cercare di arginare le perdite economiche causate dagli incendi, anche per evitare che le isole si guadagnino una fama negativa tra i turisti dopo gli eventi disastrosi di agosto.

«Siamo pronti a ricevere i turisti che hanno programmato le loro vacanze nel nostro territorio», ha sottolineato più volte Ilihia Gionson, portavoce della Hawai’i Tourism Authority, aggiungendo che «il turismo deve essere responsabile, compassionevole e rispettoso di quanto accaduto e della situazione che il nostro popolo ha attraversato».

Per incoraggiare il mercato europeo, e in particolare quello del Regno Unito, l’Hawai’i Tourism Authority ha deciso di appoggiarsi a Emotive Travel Marketing Group, che rappresenterà le isole Hawaii nel Regno Unito e, per il resto dell’Europa, in particolare per il mercato tedesco e svizzero, alla divisione New Age Marketing, sempre dello stesso Gruppo, che sarà responsabile per quei mercati.

L’accordo biennale è iniziata il 1° gennaio 2024 e dovrà supportare le isole nella loro rinascita come destinazione per viaggi consapevoli, partnership strategiche con le destinazioni europee per raggiungere una crescita importante in termini di arrivi.

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