Hertz entra in amministrazione controllata in Usa e Canada

25 Maggio 10:31 2020 Stampa questo articolo

La compagnia di autonoleggio Hertz ha chiesto volontariamente di avvalersi del Chapter 11 (simile alla nostra amministrazione controllata) in Nord America ed in Canada. La notizia arriva direttamente da oltreoceano, dopo settimane in cui il colosso  non aveva rispettato i termini per pagare i propri creditori e da più parti si era ventilata l’ipotesi di un suo fallimento.

Adesso invece, la comunicazione che arriva direttamente dalla società, in cui si addebita la situazione attuale alle conseguenze dell’emergenza da coronavirus sulla domanda di mobilità. “L’impatto del Covid-19 sulla domanda di spostamento è stato improvviso e drammatico, causando un brusco calo delle entrate dell’azienda e delle prenotazioni future“, ha dichiarato la società, sottolineando come non ci siano ancora certezze sul ritorno al reddito e sulla completa riapertura del mercato.

Di qui la decisione di ricorrere a una procedura che permette a una società in crisi di mettersi al riparo dai creditori, nel caso in non riesca più a rimborsare il proprio debito. “La riorganizzazione finanziaria fornirà a Hertz un percorso verso una struttura finanziaria più solida che posizionerà meglio la società per il futuro“, ha proseguito nella nota ufficiale l’azienda , che il 21 aprile scorso aveva già provveduto a tagliare 10mila posti di lavoro solo in Nord America con l’intento di preservare liquidità e fare fronte al calo della domanda e ai 17 miliardi di debiti accumulati negli anni passati.

Il ricorso alle procedure di amministrazione controllata in Usa e Canada non comprometterà però l’operatività di Hertz in giro per il mondo. «Dalla richiesta di Chapter 11 sono esclusi i siti di franchising che non appartengono ad Hertz e le attività operative in altre parti del mondo tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda», ha reso noto in una comunicazione il ceo della società Paul Stone.

Per questo motivo, sottolinea Manlio Olivero, presidente & ceo di Global Gsa, che rappresenta la compagnia in Italia, «Hertz continua ad essere pienamente operativa in tutti i continenti come lo è sempre stata negli ultimi 100 e passa anni. In Italia, in particolare, Hertz è operativa in oltre il 95% del suo network, ovvero ben in linea con le aspettative con le quali tutti abbiamo iniziato la Fase 2».

 

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