Hertz in Città, al via il progetto da Roma Tiburtina
Hertz inaugura una location completamente rinnovata nell’area est di Roma, di fronte alla stazione Tiburtina. La nuova sede rientra nel progetto Hertz in Città, un’iniziativa che prevede il rinnovamento di alcune delle sedi territoriali italiane nell’ottica di rispondere alle crescenti esigenze della mobilità di prossimità generate dalla contingenza Covid.
Dallo scorso anno infatti i flussi di mobilità degli ospiti si sono spostati dalle sedi aeroportuali verso quelle cittadine. Una situazione legata ai lunghi mesi di totale azzeramento degli spostamenti con i vettori aerei, che ha stimolato l’azienda a rinnovare le location cittadine, soprattutto quelle in prossimità delle stazioni ferroviarie e dei maggiori snodi di trasporto pubblico.
Roma Tiburtina è una delle location Hertz strategica anche ai fini dell’intermodalità, poiché consente agli ospiti di raggiungere facilmente il punto di ritiro dell’auto. La nuova sede è stata concepita tenendo conto delle nuove esigenze Covid, doppio ingresso, dispositivi di sanificazione e spazio interno che consente il distanziamento. Munita di comodi spazi di parcheggio rende agevole l’accesso anche ai furgoni.
«Sono orgoglioso della location di via Tiburtina qui a Roma, è stata una delle prime sedi coinvolte dal progetto Hertz in Città che abbiamo lanciato da poche settimane – commenta Massimiliano Archiapatti, direttore generale e amministratore delegato di Hertz – Il rinnovo delle location cittadine è stata l’occasione per intervenire sulla dotazione di sicurezza anti Covid, da una parte e assicurare che i flussi all’interno della location possano avvenire nella massima sicurezza per gli ospiti e il personale Hertz. Fin dall’inizio dell’epidemia siamo intervenuti con misure crescenti che potessero assicurare ai nostri ospiti un’esperienza di noleggio sicura dal momento del ritiro dell’auto, durante il viaggio fino alla riconsegna. Per noi la scurezza e la salute sono una priorità assoluta che ci ha spinti a introdurre misure che rimarranno uno standard anche una volta che saremo fuori dall’emergenza».