by Adriana De Santis | 21 Maggio 2019 15:45
Mentre il presidente del Senato Elisabetta Casellati era in visita istituzionale nella città lariana, Hilton Lake Como festeggiava i suoi primi 16 mesi di vita e i 100 anni della catena internazionale.
Dall’apertura del primo hotel di Conrad Hilton in Texas, ora se ne contano 5.700 nel mondo, 70 in Europa e 22 in Italia dove, entro un paio d’anni, diventeranno 31, tra città come Trieste, Brescia, Napoli, Roma e piccoli luoghi.
«Cresciamo velocemente, dove il viaggiatore vuole andare, con a breve anche 100 nuove strutture fra i nostri 17 brand, di cui 6 presenti in Italia – dice Jochem Jan Sleiffer, senior vice president of operations, full service hotels, Continental Europe – Siamo in continua evoluzione: dopo essere stati i primi a offrire alberghi in aeroporto ora vogliamo radicarci nelle comunità locali, con piani di sviluppo sostenibile plastic free entro il 2030».
Se le celebrazioni mondiali del centenario continueranno a maggio in ogni singolo hotel, all’Hilton Lake Como va in scena il video racconto People at the heart, per raccontare l’Hilton effect del nuovissimo hotel con 170 camere a due passi dal lago. Costruito insieme alla Fondazione Cometa – ente di accoglienza di oltre mille ragazzi provenienti da diversi Paesi del mondo, dove ha fatto tappa anche il presidente del Senato – celebra la formazione di nuove figure professionali, di cui l’albergo comasco aveva bisogno. E che difatti ne ha assunto due a tempo pieno, un nigeriano e un’ecuadoregna. Una storia sull’impatto positivo che ogni struttura Hilton ha sulle persone e sul territorio in cui opera, in linea con i valori della compagnia.
Alla Fondazione sono stati anche donati 100 soggiorni all’Hilton Lake Como da vendere, un sostegno simboleggiato dall’assegno gigante, firmato dal quarantenne direttore Alessio Colavecchio, che fra bollicine e torta si gode gli ottimi risultati del 2018: hotel pieno, meeting ovunque (soprattutto italiani) e con persino troppe richieste in estate quando, invece, si privilegia il turismo leisure (prima clientela quella americana, seguita da italiani e dal mercato arabo, sempre più presente).
Gennaio e febbraio 2019 sono andati oltre le aspettative, sia per pricing che per tasso di occupazione (50%), attestato quasi al 90% in questo maggio, e l’estate che si sviluppa molto bene.
«L’obiettivo – dice il manager – è battere il budget, cioè fare il 25% in più sull’anno scorso, con 16 tipologie di camere e la vendita delle suite che sfiora il 50% tutto l’anno». Anche il pubblico esterno gradisce: rappresenta il 70% degli habitué di cocktail e cene sulla Terrazza 241, con vista lago dall’alto (e dal 10 giugno anche con picnic chic serale a bordo piscina) e conta 110 membri locali, in odore di raddoppio, alla Spa.
«Questo non è solo un compleanno – sottolinea Colavecchio – Si festeggia un esempio di Italia operosa, che collabora con associazioni benefiche, fra le altre Don Guanella, Croce Azzurra di Como, Città dei Balocchi. Abbiamo creato dai 100 ai 200 posti di lavoro e con l’apertura tutto l’anno abbiamo inaugurato la destagionalizzazione. Insomma, noi ci siamo presi la briga di aprire i giochi, declinando eleganza, lusso, imprenditoria, in pieno stile Hilton». Contribuendo all’affermazione del Lago di Como, meta sempre più richiesta, con la proposta agli ospiti di esperienze esclusive sul territorio, dal direct booking di un campo al Tennis Club alla collaborazione con l’Aero Club per un tour del lago, agli accessi diretti al Golf Club Monticelli.
Oppure la degustazione in zona del gin affumicato locale, protagonista anche in Terrazza dove, ogni mercoledì, si festeggia il centenario di Hilton e Negroni, con varie sfumature. Fino a settembre poi, Hilton Lake Como proporrà il cocktail Fizz Desire: parte del ricavato andrà all’associazione comasca InfraMente che tutela sul territorio le vittime di violenza.
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