Hotel, Bocca: «O paghiamo le bollette o gli stipendi»
Caro bollette e conseguente rischio chiusure in bassa stagione, il ministero “Sport, Turismo, Eventi” e il grande appuntamento delle Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026. Sono alcuni dei temi toccati durante il Made in Italy Summit a firma Sole 24 Ore e Financial Times, dove sono intervenuti tra gli altri Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, e Giovanni Malagò, numero uno del Coni.
«Venivamo da due anni di chiusure, la liquidità fatta dagli alberghi è servita per pagare i costi dei due anni precedenti, di tasse come l’Imu presenti anche in periodi di chiusura – ha commentato Bocca – Ora ci apprestiamo a entrare nella bassa stagione dove la musica cambia, i ricavi degli alberghi non sono sufficienti per pagare l’incremento dei costi energetici, noi siamo aziende energivore. Le bollette sono aumentate rispetto del 2019 del 600%, quando ci sono ricavi sufficienti va bene, non ci saranno utili ma si va avanti, oggi però c’è da scegliere se pagare le bollette o gli stipendi».
La situazione è complessa, «siamo costretti ad andare dalle banche per ottenere finanziamenti, ma i tassi oggi non sono quelli di una volta, stiamo entrando in un giro pericoloso – ha proseguito – Ciò porterà alla chiusura di tanti alberghi, molti non ce la faranno a stare in piedi in bassa stagione e riapriranno solo in alta stagione 2023. Sarà un problema anche per l’indotto, che prende il 60% della spesa del turista. Con la formazione del nuovo governo noi vedremmo molto bene un ministero Sport, Turismo, Eventi».
Così, invece, Malagò: «Tutti gli attori economici nel settore turistico e dell’indotto sono felici di fronte alla presenza di grandi eventi sportivi sul nostro territoro. Parliamo di circa 36mila occupati, una volta a regime, intorno alle Olimpiadi di Milano-Cortina, con un gettito fiscale di oltre mezzo miliardo di euro che portiamo nel sistema».