Boccata d’ossigeno per il settore alberghiero nell’emendamento al decreto Agosto approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. La correzione, di fatto, amplia il raggio di utilizzo del credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per terme e hotel.
Nello specifico, la validità del credito è estesa fino al 31 dicembre 2020 (finora era possibile ottenerlo solo per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno oppure, per le strutture stagionali, per aprile, maggio, giugno e luglio); il suo “peso” relativo all’affitto d’azienda sale al 50% (invece del 30%); infine, se la stessa struttura ha due contratti distinti, uno di locazione dell’immobile e uno di all’affitto d’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti.
Immediato il plauso di Federalberghi che, attraverso il suo presidente Bernabò Bocca, dichiara: «Apprezziamo il segnale di attenzione che governo e Parlamento hanno rivolto al settore. Dopo sette mesi di blocco del mercato, durante i quali il contatore dei costi ha continuato a girare vorticosamente, mentre il cassetto dei ricavi è rimasto vuoto, la gran parte delle imprese ricettive e termali è allo stremo delle forze e, tra queste, particolarmente grave è la situazione delle strutture in affitto».
«La traversata del deserto – prosegue Bocca – si preannuncia lunga. E questa misura, seppur non risolutiva di tutte le difficoltà, aiuta a ridurre il rischio che le imprese siano costrette ad arrendersi, schiacciate sotto il peso di canoni non più sostenibili».