Hotel, in Italia il 15% prenota con i metamotori
Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia. Sono i sei Paesi sotto la lente d’ingrandimento di Phocuswright, che ha da poco pubblicato il suo rapporto Independent Lodging Properties and the Online Marketplace 2019, comunicando come i progressi tecnologici nel travel abbiano aiutato le strutture alberghiere indipendenti a farsi spazio nel mercato online, e più dettagliatamente in quello dei metamotori di ricerca.
Lo scenario che offre Phocuswright, infatti, conferma che i due terzi delle strutture indipendenti delle sei destinazioni analizzate ricevono prenotazioni tramite i metamotori di ricerca, e il 90% di queste intendono proseguire nell’ottimizzazione dell’uso del canale proprio per incrementare ancor di più visibilità e booking, sfruttando l’online non soltanto con il lavoro offerto dalle Olta o dal proprio sito web.
In particolare, in Italia le prenotazioni delle strutture alberghiere deriva per il 15% dai metamotori di ricerca, il 29% dal proprio canale diretto che è appunto il sito web, il 44% dalle Olta e tutto il resto, in misura minore, da tour operator, agenzie di viaggi e altri canali online.
Sempre nel nostro Paese, poi, l’utilizzo dei metamotori di ricerca è più elevato che in Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e Usa, così come, anche se in misura minore, c’è un impatto del tour operating maggiore (6%).