Hotel, profondo rosso: i dati Istat del 2021

Hotel, profondo rosso: i dati Istat del 2021
01 Marzo 12:32 2022 Stampa questo articolo

Sono sempre più in rosso i conti del settore alberghiero in Italia: la certificazione della gravissima crisi in cui versa l’hôtellerie italiana proviene dagli ultimi dati Istat, che segnalano un -32% del fatturato per il 2021 al quale si deve aggiungere il -55% del 2020.

Due anni pesantissimi che inducono i vertici di Federalberghi a chiedere che il decreto Sostegni Ter contenga aiuti ancora più concreti di quelli reclamati pochi mesi fa.

Le richieste più urgenti vanno dall’estensione dell’esonero contributivo per tutti i rapporti di lavoro stagionale e a tempo indeterminato, attivi nel corso del primo semestre, alla proroga del credito d’imposta per canoni di locazione di immobili. Viene inoltre sollecitato il ripristino dell’esonero Imu, il rafforzamento dei provvedimenti sulla possibilità di cessione dei crediti d’imposta, una migliore transizione tra sistemi d’integrazione salariale, la proroga delle moratorie sui finanziamenti in essere e l’estensione delle garanzie sui nuovi finanziamenti.

«Il comparto degli alloggi – commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – non è ancora uscito dal tunnel della pandemia e le nuove tensioni internazionali non lasciano molte speranze per il futuro. Gli alberghi italiani non vorrebbero essere costretti a chiedere ulteriori aiuti, ma la verità è che molti di essi non hanno potuto riaprire da marzo 2020 e certo non basta il periodo estivo per permettere di sopravvivere. Ci aspettiamo che la prossima discussione parlamentare sul decreto Sostegni Ter irrobustisca alcuni interventi e ne reintroduca altri».

A fronte delle ripercussioni durissime che il contagio ha prodotto nel comparto, fanno notare in federazione, resta tuttora difficile per il turismo rialzare la testa e uscire dalla crisi. Eppure si tratta di un settore che in anni normali rappresenta il 6,2% del valore aggiunto totale dell’economia.

«La situazione – conclude Bocca – sta diventando ancora più tragica a causa dei rincari nel costo dell’energia e non c’è più molto tempo per salvare un settore cruciale nell’economia del Paese. Sostenere ancora gli alberghi italiani vuol dire permettere alle imprese di salvare migliaia posti di lavoro».

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