by Redazione | 8 Novembre 2022 12:05
Bussa alla porta del governo Meloni anche l’Associazione nazionale bus turistici italiani (Anbti), che chiede al nuovo esecutivo di proseguire negli interventi a sostegno delle imprese che svolgono attività di trasporto occasionale di persone
«L’associazione auspica che l’esecutivo prosegua e giunga a compimento il percorso del pieno riconoscimento dei bus turistici nel comparto del turismo attraverso la valorizzazione della peculiare identità del noleggio autobus con conducenti, rispetto alle altre categorie del trasporto persone, come il trasporto pubblico di linea – ha dichiarato Riccardo Verona, presidente Anbti – Nel delineare il futuro del settore due temi, in particolare, sono urgenti: l’energia e il lavoro».
Per quanto riguarda il primo aspetto, la transizione ecologica nel settore dei bus turistici non può non tener conto della mancanza di una tecnologia, incluso l’elettrico, adeguata a garantire la lunga percorrenza dei viaggi dei bus turistici; pertanto, «sulla base del principio della neutralità tecnologica, la transizione green nel settore assume la veste dell’incentivazione all’acquisto dei motori diesel Euro 6 classe E, di ultima generazione, a ridotto impatto ambientale – ha aggiunto Verona – Sul fronte lavoro, non ci può essere un turismo di qualità senza investimento sul capitale umano. Mancano oltre 7.500 autisti[1]. Occorrono politiche mirate, sia normative che contrattuali, per attirare giovani, disoccupati e inoccupati, e puntare alla creazione di percorsi professionalizzanti per gli autisti che, nel tempo, dovranno divenire dei veri e propri bus manager».
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