Il turismo cinese scopre e invade anche le destinazioni del mondo arabo: secondo le stime annunciate dagli analisti dell’Arabian Travel Market, da qui al 2023, è previsto un incremento del +54% dei flussi dalla Cina verso le principali mete del Golfo – in particolare, Dubai, Abu Dhabi, Arabia Saudita, Oman, Bahrain e Kuwait –fino a toccare i 2,2 milioni di visitatori.
Già nel corso dell’ultima edizione dell’Atm si era avuta conferma di un crescente interesse degli operatori cinesi per le destinazioni del mondo arabo, grazie anche al consolidamento delle tratte aeree con l’apertura di collegamenti mirati in particolare su Abu Dhabi e Dubai. Nel dettaglio, la parte del leone riguardo ai flussi del turismo cinese sarà fatta dagli Emirati Arabi con 1,9 milioni di arrivi, seguita da Arabia Saudita e Oman.
Danielle Curtis, exhibition director di Atm conferma che «per l’edizione 2020 dell’Arabian Travel Market, che si terrà dal 19 al 22 aprile, ci attendiamo un incremento del 15% dei delegati, operatori e buyer provenienti dalla Cina. E da questo mercato, sempre per il 2023, stimiamo una spesa complessiva di 3,4 miliardi di dollari (3,1 miliardi di euro) pari a un aumento del 72% rispetto all’attuale spesa turistica cinese».