by Andrea Lovelock | 30 Agosto 2019 12:04
Con due anni di anticipo rispetto alle previsioni, il turismo mondiale ha toccato 1,4 miliardi di viaggiatori nel 2018. È il dato più eclatante contenuto nell’International Tourism Highlights 2019 dell’Unwto, che certifica anche un balzo a 1,7 trilioni di dollari (1,5 trilioni di euro) del guadagno derivante dalle esportazioni generate dal turismo con un incremento del +4% rispetto al 2017, al punto da rappresentare la voce preminente dell’economia mondiale del 2018.
Ma l’altro dato significativo proviene dalla voce scorporata delle entrate riscontrate dalle destinazioni turistiche, pari a 1,5 trilioni di dollari (1,3 trilioni di euro), e il consistente contributo del settore turistico all’indotto, con altri 256 miliardi di dollari (230 miliardi di euro) provenienti dal trasporto passeggeri non residenti. A tale proposito vale la pena evidenziare che, secondo il Rapporto Unwto, il 58% dei viaggiatori internazionali raggiunge le proprie destinazioni in aereo.
A conti fatti, l’industria turistica mondiale fattura qualcosa come 5 miliardi di dollari al giorno.
E per gli appassionati di statistica, il 2018 è risultato anche il nono anno consecutivo di crescita sostenuta per un settore che ormai rappresenta il 7% delle esportazioni globali, con la crescita più consolidata rispetto ad altri settore dell’export mondiale.
Queste anticipazioni sono parte integrante del Rapporto annuale che verrà presentato alla 23ª Assemblea generale dell’Organizzazione mondiale del turismo, prevista a San Pietroburgo dal 9 al 13 settembre prossimi.
«Quest’ultima edizione del Report – evidenzia il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili – dimostra la forza e il potenziale del settore turistico, con risultati resi possibili da un clima economico favorevole, con una classe media in crescita nelle economie emergenti e sempre più incline al viaggio, con progressi tecnologici e nuovi modelli di business, e un contestuale aumento della capacità aerea. A completare la spinta propulsiva del settore, una maggiore accessibilità e capacità di spesa e nuove facilitazioni nelle politiche dei visti nei paesi a maggior espansione».
Secondo quanto anticipato dal segretario generale, l’Unwto si impegnerà a garantire che questa continua crescita sia gestita in modo responsabile e sostenibile e che il turismo sia giustamente visto come un motore-chiave per lo sviluppo sociale ed economico, la creazione di posti di lavoro e l’uguaglianza tra i popoli.
Nel dettaglio dell’analisi geo-economica del comparto, il Rapporto Unwto rileva che Asia, Pacifico e Africa hanno guidato la crescita degli arrivi con un aumento del 7% nel 2018, mentre la stessa regione asiatica e l’Europa hanno registrato una crescita superiore alla media negli utili del turismo.
Guardando alle principali destinazioni turistiche, la Francia risulta leader negli arrivi turistici internazionali, mentre gli Stati Uniti rappresentano ancora il più grande bacino recettore di introiti turistici. Di sicuro interesse, poi, l’ingresso del Giappone nella classifica delle prime 10 mete per introiti dopo sette anni di crescita a due cifre negli incassi derivanti dal turismo internazionale.
Curiosità di non poco conto, poi, il fatto che le prime 10 destinazioni per arrivi internazionali detengono lo share del 40% sul totale degli arrivi nel mondo. Altro dato rilevante riguarda le performance turistiche della Cina che rappresenta il principale big spender del 2018 con una spesa turistica di 277 miliardi di dollari (249 miliardi di euro), seguita dagli States.
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