I Grandi Viaggi dimezza le perdite e rilancia il t.o.
Ricavi in crescita e un Ebitda tornato positivo rispetto a quello dello stesso periodo dello scorso anno. Migliorano i conti de I Grandi Viaggi, che per il terzo trimestre (maggio-luglio) del 2017-18 mette il segno più davanti ai principali indicatori di bilancio, con un incremento del fatturato dovuto sia alla razionalizzazione dell’offerta della parte villaggistica che al rilancio della divisione tour operating.
“La crescita del fatturato – si legge in una nota ufficiale della società – è da imputarsi in parte alle vendite relative alle destinazioni di proprietà italiane estive, che complessivamente hanno fatto registrare un incremento del revenue rispetto al periodo precedente del 14% circa. Per quanto riguarda i villaggi commercializzati c’è stato un calo di circa il 47%, dovuto alla scelta della società di chiudere alcune mete risultate nel tempo non più convenienti in termini di redditività”.
Risultato: al 31 luglio il Gruppo che fa capo a Luigi Clementi ha registrato ricavi consolidati pari a 35.240 euro (contro i 32.557 euro dello stesso periodo del 2017). Dal canto suo, l’Ebitda è risultato positivo per 1.036 euro, contro una perdita di 1.448 di euro del 31 luglio 2017. Stesso miglioramento anche per l’Ebit, che passa dai -4.521 euro a un risultato, sempre negativo, ma più contenuto per 1.834 di euro. La posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 32.033 euro, mentre quella a medio lungo termine risulta negativa per 6.804 euro, con una posizione complessiva finanziaria netta positiva di 25.229 euro.
Bene anche il tour operating, oggetto del rilancio degli ultimi due anni. «Il settore ha incrementato il proprio fatturato del 77% circa, soprattutto con riferimento alle destinazioni Centro e Sud America, Oriente, Australia e con minor rilevanza anche per le destinazioni Africa, Stati Uniti e Canada».