Slancio verso l’Africa grazie alla base di Malta, sviluppo del network (anche verso il Mediterraneo: la new entry è il volo Pafos-Beirut, che fa diventare il Libano il 38° Paese servito, ndr), fiducia nella bagagli e focus sull’esperienza 3.0. Ryanair va avanti così per la sua strada, e l’Italia si conferma importante sullo scacchiere, tanto da raggiungere oggi un nuovo traguardo.
Era il 14 febbraio 2002 quando Ryanair debuttò con il primo volo a Bergamo Orio al Serio, sono passati diciassette anni, e oggi la compagnia ha raggiunto i 100 milioni di passeggeri nello scalo lombardo. È stata Chiara Ravara, head of sales and marketing del vettore irlandese, a incontrare Ronan Cox, il 100milionesimo passeggero in partenza con la famiglia per rientrare a Dublino.
Chissà se sarà stato uno dei quei visitatori che, negli ultimi dieci anni, grazie alla spinta ai voli low cost capeggiata dal vettore irlandese, hanno contribuito a incrementare del 70% il numero dei turisti a Bergamo, come ha sottolineato anche il direttore generale di Sacbo, Emilio Bellingardi. «Uno sforzo che abbiamo voluto mettere in campo e che non sempre è stato compreso, anzi spesso è stato osteggiato da un sistema che non ne ha compreso i motivi, ma oggi è un giorno di festa, continueremo a collaborare con Ryanaiar e non solo con loro», ha detto il direttore.
DA ORIO AD AIR MALTA. Sullo scalo bergamasco il vettore è passato da 360mila passeggeri alla previsione di 11 milioni per quest’anno. Con 18 aerei basati (investimento di 1,8 miliardi di dollari) Bergamo è il primo aeroporto in Italia e il terzo in Europa: sono 540 i posti di lavoro diretti legati agli equipaggi e 8.300 di indotto generati dal traffico del vettore irlandese. Le rotte sono 96, di cui 6 nuove destinazioni estive e 9 per la prossima stagione invernale.
«L’Italia rimane uno dei Paesi principali su cui ci concentreremo per crescita e sviluppo», conferma Chiara Ravara. Oggi conta 450 rotte, di cui 79 nuove per tutto l’anno, con una crescita del 6%. E l’acquisizione di Malta Air apre nuovi scenari anche per il nostro Paese: «Avremo la possibilità di investire anche su destinazioni nel continente africano finora limitate perché il tipo di aeromobile non permette tratte più lunghe, mentre avere Malta come hub potrà aprire nuove prospettive», spiega la manager.
FIDUCIA IN BOEING. E in merito ai velivoli, resta da vedere se e come l’espansione coinvolgerà i Boeing 737 Max: «Al momento non ne abbiamo in flotta, stiamo attendendo i risultati delle indagini delle autorità competenti e poi ci regoleremo, continuiamo comunque ad avere piena fiducia nella sicurezza del modello e in Boeing», ha concluso la Ravara.
MANO TESA AD ALITALIA. La manager rinnova anche la “mano tesa” ad Alitalia, anche nel momento in cui si fa sempre più vicina l’era Fs-Mef: «Siamo sempre stati a favore di una partnership, sulle tratte domestiche Alitalia non riuscirebbe a competere con le nostre tariffe, abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione per il feederaggio perché siamo convinti che dovrebbe concentrarsi di più sul lungo raggio che genererebbe più profitto. Ci auguriamo che per Alitalia venga trovata una soluzione».
RYANAIR E LE AGENZIE DI VIAGGI. Confermata la posizione con le adv, con cui Ryanair collabora ufficialmente dal 2014 con il lancio di Gruppi: «Il dipartimento dedicato è cresciuto negli ultimi cinque anni. Non abbiamo contratti specifici con i network ma puntiamo a un approccio ad hoc – aggiunge Ravara – Attualmente le prenotazioni di adv e t.o. complessive di tutti i mercati effettuate tramite il nostro dipartimento Gruppi rappresentano l’1% del volume di vendite totale, e l’Italia è il secondo mercato dopo Uk».
POLICY BAGAGLI. Resta confermata al momento la policy bagagli: «Siamo soddisfatti di come stia andando, si sono ridotti i ritardi e i disagi, e a giugno abbiamo di nuovo superato il 90% di puntualità. E in merito all’Antitrust, ricordo che il Tar ci ha dato ragione e ha sospeso la multa di 3 milioni per noi e di uno per Wizzair, ora stiamo aspettando la sentenza definitiva a ottobre ma siamo fiduciosi perché siamo tra chi ha comunicato in modo più trasparente possibile la nuova policy».
SVILUPPI PER MY RYANAIR. Infine, tra i prossimi investimenti della compagnia c’è quello della personalizzazione 3.0, in arrivo entro l’anno, che di fatto cambia un po’ le carte in tavola del progetto “Amazon dei viaggi”: «Questo discorso c’è ancora – ribadisce Ravara – ma ora il focus sarà sulle esperienze. Ci interessa diventare un punto di riferimento su questo fronte, attraverso My Ryanair sempre di più proporremo ai clienti modalità per costruirsi il proprio pacchetto, per esempio attraverso biglietti di eventi».