Iata, 5 miliardi di passeggeri. Ma il Saf va a rilento

by Andrea Lovelock | 11 Dicembre 2024 14:01

Per il prossimo anno il trasporto aereo toccherà un altro record storico, superando la soglia dei 5 miliardi di passeggeri. Sono le previsioni di Iata, che pronostica anche ricavi da primato con un milione di miliardi di dollari. Si tratta di stime raccolte in base ai sondaggi e ricerche degli ultimi mesi che hanno riferito una maggiore propensione al viaggio aereo da parte degli utenti (il 41% viaggerà sicuramente di più rispetto al passato), così come quasi la metà dei passeggeri (il 47%) si è detto certo di spendere di più per i voli, a causa anche di un inevitabile rincaro delle tariffe[1].

Buone notizie anche sul fronte occupazione, con la previsione di almeno 3,3 milioni di posti di lavoro in più generati dal trasporto aereo e dal suo indotto, che porterà l’intera industria dell’aviazione commerciale a vantare un volume di circa 86,5 milioni di addetti nel mondo.

Accanto alle previsioni sul traffico, sui ricavi e sull’occupazione, Iata ha pure manifestato preoccupazione sul fronte della sostenibilità aerea, per i ritardi nella produzione di Saf con volumi di produzione che nel 2024 hanno raggiunto un milione di tonnellate (1,3 miliardi di litri), il doppio rispetto a 0,5 milioni di tonnellate (600 milioni di litri) prodotti nel 2023. Un valore  significativamente inferiore alle stime precedenti, che prevedevano una produzione di San nel 2024 a 1,5 milioni di tonnellate. Questo perché i principali impianti di produzione di Saf negli Stati Uniti hanno posticipato la loro produzione fino alla prima metà del 2025.

E infatti, per il prossimo anno, si prevede che la produzione di Saf raggiungerà i 2,1 milioni di tonnellate (2,7 miliardi di litri) ovvero lo 0,7% della produzione totale di carburante per aerei e il 13% della capacità globale di carburante rinnovabile.

Molto polemico il commento di Willie Walsh, direttore generale di Iata: «I volumi Saf stanno aumentando, ma con una lentezza deludente. I governi stanno inviando segnali contrastanti alle compagnie petrolifere che continuano a ricevere sussidi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas fossili. Gli investitori nei produttori di carburante di nuova generazione sembrano aspettare garanzie di risorse economiche concrete prima di  accelerare la produzione di Saf. A questo punto non bisogna commettere errori: le compagnie sono ansiose di acquistare Saf e i governi possono accelerare eliminando i sussidi alla produzione di combustibili fossili, sostituendoli con incentivi strategici e politiche chiare a sostegno di un futuro costruito sulle energie rinnovabili, Saf compresa».

Altra fonte di preoccupazione della Iata è il  forte rallentamento nel “rimpatrio dei ricavi originati dalle vendite di biglietti da parte dei governi di alcuni Paesi ad alta criticità, come Algeria, Etiopia, Pakistan, Bolivia e Bangladesh che stanno trattenendo circa 1,7 miliardi di dollari. Una situazione che lo stesso Walsh definisce «insostenibile» da parte delle compagnie aeree. L’appello di Iata a questi governi è di “rimuovere immediatamente tutte le possibili barriere che impediscono alle aerolinee di ricevere i loro ricavi”.

C’è infine la criticità legata all’ammodernamento delle flotte con i forti ritardi nelle consegne[2] dei nuovi aeromobili. Sempre secondo quanto risulta alla Iata, l’età media della flotta globale è salita a 14,8 anni, un aumento record rispetto alla media di 13,6 anni per il periodo 1990-2024.

Contestualmente, le consegne di aeromobili sono diminuite drasticamente rispetto al picco di 1.813 aeromobili nel 2018. La stima per le consegne nel 2024 è di 1.254 aeromobili, un deficit del 30% rispetto a quanto previsto per l’anno in chiusura. Nel 2025 si prevede che le consegne saliranno a 1.802, ben al di sotto delle aspettative precedenti di 2.293 consegne, con ulteriori revisioni al ribasso nel 2025.

Il portafoglio ordini (numero cumulativo di ordini non evasi) per i nuovi aerei ha raggiunto i 17.000 aerei, un livello record. Con gli attuali tassi di consegna, richiederebbe 14 anni per essere completato, il doppio dell’arretrato medio di sei anni per il periodo 2013-2019. Tuttavia, si prevede che i tempi di attesa diminuiranno con l’aumento delle tariffe di consegna.

Endnotes:
  1. rincaro delle tariffe: https://www.lagenziadiviaggimag.it/caro-voli-la-bolla-e-esplosa/
  2. ritardi nelle consegne: https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-summit-iata-profitti-oltre-i-30-miliardi-ma-consegne-a-rilento/

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