Significativo rallentamento nel trend di crescita del traffico aereo nel mondo: nel monitoraggio mensile di Iata, infatti, si certifica un +5,5% della domanda aerea, inferiore all’incremento medio dei primi otto mesi dell’anno che si era attestato sul +6,7%. Un decremento, questo, che secondo i vertici dell’associazione è dovuto essenzialmente alla diminuzione delle offerte tariffarie delle compagnie aeree alle prese con un continuo rincaro del carburante, oltre che agli effetti deterrenti legati agli uragani che hanno caratterizzato sia le regioni americane che quelle orientali.
«Se a questi fattori – ha commentato Alexandre de Juniac, ceo e direttore generale di Iata – aggiungiamo la crescente incertezza sulle politiche commerciali dei singoli vettori e le misure protezionistiche in atto in taluni Paesi del mondo, la contrazione della domanda aerea, inevitabile al termine della stagione estiva, potrebbe continuare a caratterizzare i trend dei prossimi mesi».
Nella disamina delle macroaree, le perfomance più deludenti del mese di settembre si sono registrate nel Medio Oriente (+1,4%) e in Africa (+2,2%), mentre le macroregioni del Sudamerica (+6,3%), Nordamerica (+5,6%) e dell’Europa (+5,4%) hanno fatto segnare comunque incrementi soddisfacenti.