Arriva il brutto tempo sul trasporto aereo mondiale? Forse sì, almeno a giudicare gli ultimi dati presentati da Iata. A sentire l’associazione mondiale delle compagnie aeree, nei prossimi mesi l’incremento dei costi obbligherà le compagnie ad aumentare le proprie tariffe, con conseguenze negative prevedibili sull’andamento generale della domanda di voli. «La richiesta di viaggi aerei continua a essere molto sostenuta – ha detto Alexandre de Juniac, direttore generale di Iata – tuttavia l’effetto positivo collegato alle tariffe più contenute si sta esaurendo. I costi sono destinati ad aumentare, e avranno necessariamente delle implicazioni negative sul traffico».
Secondo l’analisi, i primi segnali hanno già incominciato a farsi vedere nel mese di luglio, quando il traffico è aumentato meno che a giugno, passando da un +7,7% a un +6,8%; in aumento invece, seppur lievemente, il load factor medio arrivato all’84,7%, dopo un aumento dello 0,6%.
Ma le cifre del traffico aereo mondiale sono più positive se si guarda a quanto successo nell’ultimo anno. Se confrontati con luglio 2016, l’aumento dopo dodici mesi è stato del 6,2%, mentre le capacità è cresciuta del 5,5% e il tasso medio di riempimento dell’84,6%.
A livello globale, poi, se tutte le aree del mondo superano i numeri dello scorso anno, le migliori performance arrivano da Europa, Africa e America Latina. In queste areee gli incrementi in un anno sono stati, rispettivamente, del 10,5%, 7,5% e 6,5%.