Anche a marzo, com’era prevedibile, il consuntivo Iata del traffico aereo segna rosso fisso con un calo della domanda del -67,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma comunque in miglioramento se paragonato al -75% che si era registrato a febbraio di quest’anno.
La migliore performance è stata trainata soprattutto dai guadagni nei mercati interni, in particolare in Cina, mentre il traffico internazionale è rimasto in gran parte limitato. La domanda internazionale di passeggeri a marzo è stata dell’87,8% inferiore a marzo 2019, con un piccolissimo miglioramento rispetto al -89,0% registrato a febbraio 2021 rispetto a due anni fa.
La domanda interna nelle varie regioni del mondo è diminuita del 32,3% rispetto ai livelli pre-crisi (marzo 2019), migliorando notevolmente a febbraio 2021. Tutti i mercati a eccezione di Brasile e India hanno mostrato miglioramenti rispetto a febbraio scorso, con la Cina che ha contribuito in modo determinante per la vigorosa ripresa del suo traffico domestico.
Il calo complessivo della domanda aerea si è registrato nella regione Asia-Pacifico con un -94,8%, seguita dalla regione Europa con un -88,3%, mentre in leggera controtendenza il consuntivo nel Nord America con un calo dell’81% rispetto al -83% del febbraio 2021. Sempre critico anche l’andamento nell’America Latina con un -82,4% e in Medio Oriente con una decrescita, sempre riferita al marzo 2019, vicina al -82%. Per l’Africa, infine, il calo di marzo scorso è stato del -73,7%.