Dopo il lancio del suo Travel Pass, l’associazione internazionale delle compagnie aeree si schiera a favore del passaporto vaccinale, di cui si discuterà in Consiglio europeo nelle prossime ore (la videoconferenza tra i Capi di Stato è fissata per domani, giovedì 21 gennaio).
In una lettera aperta alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il direttore generale e ceo di Iata, Alexandre de Juniac, invita gli Stati membri a coordinarsi per ottenere benefici economici e sociali da una rinnovata libertà di movimento, a cominciare da chi è vaccinato.
«La vaccinazione è la chiave fondamentale per riaprire in sicurezza le frontiere e stimolare la ripresa economica. Un certificato di vaccinazione paneuropeo riconosciuto reciprocamente sarebbe un passo importante per dare ai governi la fiducia necessaria per aprire in sicurezza i propri confini e ai passeggeri la possibilità di viaggiare senza quarantena», afferma de Juniac.
«Viviamo giorni molto bui di questa pandemia – aggiunge il ceo di Iata – Ma le dure misure adottate, unite all’accelerazione dei programmi di vaccinazione, devono farci sperare di poter ristabilire in sicurezza la libertà di movimento. Solo questo potrà salvare i posti di lavoro, alleviare l’angoscia mentale, riavvicinare le famiglie e far rinascere l’economia. Per farlo in modo sicuro ed efficiente, la pianificazione è fondamentale».
E poi conclude: «Ciò di cui abbiamo bisogno ora è che i governi inizino a lavorare insieme in modo molto più efficace. Le azioni unilaterali dei singoli Stati sono state in grado di smantellare in fretta la connettività globale. La ricostruzione avrà bisogno di coordinamento».