Il Cielo Unico Europeo è un passo indispensabile e indifferibile per un tangibile contributo al trasporto aereo sostenibile e per fronteggiare l’emergenza climatica. Lo ha ribadito Willie Walsh, direttore generale della Iata, nel corso del suo intervento alla Conferenza organizzata a Roma dall’International Air Transport Association.
Durante il suo intervento Walsh ha lanciato un esplicito invito agli Stati europei affinché si impegnino concretamente nella lotta contro le emissioni di Co2, attuando senza indugi il progetto del Cielo Unico Europeo, che potrebbe avere notevoli benefici sia per l’industria aerea che per l’ambiente.
Il direttore generale della Iata, che rappresenta oltre 300 compagnie aeree nel mondo, ha chiesto un impegno reale da parte dell’Europa, evidenziando che il settore dell’aviazione rischia di affrontare un costo annuale considerevole di 174 miliardi di dollari (circa 165 miliardi di euro) per via della proposta di utilizzo di carburanti per aviazione sostenibili.
Costi che, secondo Walsh, non farebbero altro che pesare sui passeggeri, i quali già fronteggiano tariffe aeree in costante crescita. Allo stesso tempo l’attuazione di questa iniziativa potrebbe portare a una riduzione immediata delle emissioni di Co2 del 10%, senza comportare costi aggiuntivi per le compagnie o per i passeggeri.