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Iberia cambia idea: non acquisirà Air Europa

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Clamorosa retromarcia di Iberia nell’acquisizione di Air Europa: con una laconica e quantomai stringata lettera inviata alla Commissione europea  i vertici della compagnia aerea spagnola hanno comunicato di aver “deciso di non andare avanti nelle trattative con Bruxelles”, perché “le richieste della Direzione generale della Concorrenza per dare il via libera all’operazione sono così elevate che non ha più senso dal punto di vista commerciale proseguire nell’operazione”.

Di fatto, è stato il Gruppo Iag che controlla Iberia, British Airways, Vueling e Aer Lingus, ad aver deciso di rinunciare al piano di investimenti del valore di 400 milioni di euro in quanto le richieste dell’Antitrust Ue sono state giudicate troppo onerose.

Nella sua nota il Gruppo chiosa: «Abbiamo deciso di porre fine all’accordo con Globalia firmato il 23 febbraio 2023, in base al quale Iag aveva accettato di acquisire da Globalia il restante 80% del capitale sociale emesso di Air Europa».

Il passo indietro era stato già ventilato dal giornale spagnolo Preferente. Ora, a giochi fatti, però la mancata acquisizione peserà molto sul futuro dell’aeroporto Barajas di Madrid che proprio in virtù di tale “matrimonio” – per il quale si stava trattando da quasi 5 anni – sarebbe diventato uno degli hub di riferimento in Europa. Altra conseguenza per il Gruppo Iag è il pagamento di una penale di 50 milioni di euro alla famiglia Hidalgo, che controlla Globalia.

Nel lunghissimo iter della mancata integrazione hanno pesato le persistenti perplessità della Commissione Ue anche sulle ultime offerte di Iberia, che era disposta a cedere il 52% delle rotte attualmente operate da Air Europa, rispetto al 40% che era stato proposto meno di un anno fa.

La Commissione Ue, nel mese di aprile, aveva infatti formalizzato le sue obiezioni: secondo i tecnici di Bruxelles l’operazione, così come prospettata, poteva ridurre notevolmente la concorrenza sulle rotte nazionali spagnole, in particolare sulle tratte in cui i treni ad alta velocità non offrono un’alternativa, e sulle rotte tra la Spagna continentale e le Baleari e le Isole Canarie. Inoltre l’Ue contestava anche una limitazione nella concorrenza delle altre compagnie aeree regionali e dei vettori low cost, in primis Ryanair che aveva già alzato la voce con le autorità europee invocando il rispetto delle regole per tutti i competitor.

Infine, Bruxelles aveva contestato una ridotta concorrenza nei collegamenti per l’America Latina.

A conti fatti, i vertici del Gruppo Iag hanno convenuto che le obiezioni Ue, preludio di ulteriori condizioni-capestro, soprattutto allo stato attuale dei mercati aerei in fibrillazione e con o costi di gestione sempre più alti, rappresentano passaggi proibitivi per il rilancio stesso di Air Europa.

AIR EUROPA: RAFFORZIAMO I PIANI PER IL FUTURO

A stretto giro è arrivata la presa di posizione di Air Europe, che in una nota assicura: “Sebbene sia consapevole dell’instabilità dei mercati e dei ritardi nella consegna di nuovi aeromobili, la compagnia continuerà a implementare il suo piano strategico, che garantisce l’espansione e il consolidamento del suo ruolo chiave nella connettività tra Europa e America. Le buone previsioni per l’anno in corso, l’espansione della flotta e l’ottimizzazione delle operazioni a tutti i livelli, ci permettono di affrontare un progetto sostenibile a lungo termine indipendentemente dalla decisione della multinazionale”.

Nel riaffermare il suo fermo impegno nello sviluppo e nel miglioramento della qualità del servizio offerto ai suoi clienti, Air Europa sottolinea che “questo piano che garantisce il dinamismo, la forza e la solvibilità della compagnia, si basa sui buoni risultati economici con cui abbiamo chiuso l’ultimo anno finanziario e sulla tendenza positiva registrata nel primo semestre del 2024. In questi sei mesi il fatturato operativo ha raggiunto i 1.364 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, superando persino le previsioni di budget”.

PAROLA ALL’UE

A Bruxelles non resta altro da fare che prendere “atto dell’annuncio di Iag di aver deciso di risolvere l’accordo con Globalia in base al quale intendeva acquisire il controllo esclusivo di Air Europa. Fino all’abbandono dell’operazione le discussioni con le società e il pacchetto di misure correttive proposto non sono stati in grado di affrontare adeguatamente le preoccupazioni espresse sotto il profilo della concorrenza individuate dalla Commissione, che aveva avviato un’indagine approfondita sull’operazione il 24 gennaio 2024, inviando una comunicazione degli addebiti a Iag il 26 aprile”.

La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, Commissario alla concorrenza, ha poi osservato: «Iag e Air Europa sono le compagnie aeree leader in Spagna. Dai loro hub di Madrid sono fornitori chiave di connettività all’interno della Spagna e tra la Spagna, il resto dell’Europa e le Americhe. Abbiamo esaminato attentamente l’impatto dell’operazione sulla concorrenza, soprattutto su quelle rotte in cui i voli alternativi sono limitati. La nostra analisi approfondita ha indicato che la fusione avrebbe influenzato negativamente la concorrenza su un gran numero di rotte nazionali, a corto e lungo raggio all’interno, da e verso la Spagna, sulle quali le due compagnie aeree competono strettamente».

«Temevamo – ha spiegato Vestager – che la transazione potesse avere effetti negativi per i passeggeri, sia clienti aziendali che consumatori, in termini di aumento dei prezzi o diminuzione della qualità dei servizi. Tenendo conto dei risultati del test di mercato, i rimedi presentati da Iag non hanno risposto pienamente alle nostre preoccupazioni in materia di concorrenza. Questa è la seconda volta che alla Commissione viene chiesto di valutare l’acquisizione di Air Europa da parte di Iag secondo le norme Ue sul controllo delle concentrazioni, dopo che il primo tentativo è fallito nel 2021 a causa delle perplessità della Commissione in materia di concorrenza».

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