Mentre Lufthansa molla gli ormeggi e va a prendersi Ita Airways, si avvicina l’ora x anche per l’acquisizione di Air Europa da parte di Iberia. Due movimenti che accelerano il processo di consolidamento in atto nel trasporto aereo continentale.
Le prossime settimane di gennaio, infatti, saranno decisive per definire gli ultimi dettagli dell’acquisizione da parte dell’aerolinea del Gruppo Iag (che comprende anche British Airways, Vueling e Aer Lingus) e che eleverà l’aeroporto di Madrid Barajas a uno dei più grandi hub d’Europa.
L’accordo per l’acquisizione sembrerebbe ormai cosa fatta e prevede che Iberia versi poco più di 500 milioni di euro per l’intero controllo di Air Euopa. Iberia, però, si farà carico anche dei circa 700 milioni di euro di debito che appartengono a Globalia (la società della famiglia Hidalgo a cui fa capo Air Europa). A metà 2022, inoltre, Iberia ha versato 35 milioni di euro nelle casse ella famiglia Hidalgo per assicurarsi la trattativa in esclusiva per la vendita e ha convertito un prestito di 100 milioni di euro effettuato lo scorso marzo a favore di Globalia nel 20% delle azioni di Air Europa.
Il Gruppo Iag è terrorizzato, infatti, dalla possibilità che la trattativa possa non andare a buon fine e che il Gruppo Air France-Klm o Lufthansa ne approfittino per effettuare un acquisto-lampo e mettere piede nel mercato spagnolo. Per questo motivo vuole chiudere al più presto le operazioni di vendita – anche perché il termine ultimo per portare a termine le trattative è il 31 marzo 2023 – dopo un lungo processo durato tre anni e messo in difficoltà dalla pandemia di Covid-19.
Pochi mesi prima dell’inizio della pandemia, infatti, l’accordo tra Iberia e Air Europa prevedeva l’acquisizione totale per un valore di 1 miliardo di euro. Valutazione scesa in maniera inesorabile a causa del lungo stop ai viaggi e ai voli imposto per il diffondersi del virus nel biennio 2020-2022.
L’accordo Iberia-Air Europa sta arrivando quindi alle battute finali, forte del pieno appoggio del governo spagnolo che la considera “un’operazione vitale per il Paese”; mentre l’Unione Europea guarda con sospetto a una tale concentrazione di rotte e mercato. Sarà l’Antitrust Ue, infatti, a delineare eventuali accordi e a dirimere controversie che impediscano la libera concorrenza in Spagna (e non solo) ed è prevedibile che Iberia dovrà in seguito rinunciare ad alcuni slot su Madrid, a beneficio di altri vettori continentali.