I vertici di Iberia hanno fretta di chiudere l’affaire dell’acquisizione di Air Europa da parte di Iag, il Gruppo di cui fa parte il vettore iberico.
L’accelerazione proviene dall’amministratore delegato di Iberia, Marco Sansavini, che nel corso del Forum Hosteltur 2024 ha detto senza mezzi termini che l’acquisizione di Air Europa avrebbe una grande valenza per l’incoming spagnolo, incentiverebbe l’occupazione e darebbe a Madrid l’opportunità più unica che rara di competere alla pari con altri grandi hub europei come Londra, Francoforte e Parigi.
A breve inizierà il conto alla rovescia affinché Bruxelles autorizzi la società madre di Iberia, Iag, a completare l’acquisto di Air Europa, ma c’è il rischio che dalla Commissione Ue arrivi un nuovo “stop the clock”, ovvero un’ulteriore sospensione nei tempi tecnici per un approfondimento del dossier, che farebbe slittare l’eventuale via libera dopo la stagione estiva.
Ora, calendario alla mano, a metà giugno Iberia dovrà rispondere alla comunicazione degli addebiti sollevata da Bruxelles per dare il via libera alla fusione con Air Europa, e il Gruppo Iag ha già inoltrato alla Commissione europea un documento con i suoi “rimedi”, ovvero la cessione a sei compagnie aeree europee di parte delle rotte che Iberia opera insieme ad Air Europa per evitare i problemi di concorrenza che Bruxelles rileva nel processo di acquisto della compagnia aerea. Mentre a metà luglio è attesa la definitiva pronuncia della Commissione Ue. Nel suo intervento al forum Hosteltur Sansavini ha pure sottolineato come l’acquisizione di Air Europa avrebbe un impatto benefico nella connettività aerea per tutta la Spagna sfruttando l’hub di Madrid, soprattutto per quanto riguarda la capillarità di servizi offerti che, per il momento, è molto più elevata in gli aeroporti di Parigi, Francoforte e Amsterdam rispetto a Madrid.
Infatti, secondo la classifica degli hub delle principali compagnie aeree guidate da Istanbul, Londra e Francoforte, l’hub Iberia di Madrid occupa soltanto l’undicesima posizione, pur contando su performance turistiche della destinazione Spagna ai primissimi posti nel mondo. La connettività è inoltre, secondo Sansavini, qualcosa di fondamentale per attrarre turismo di qualità dal Medio Oriente o dall’Asia e contribuire alla destagionalizzazione. Nello specifico l’amministratore delegato di Iberia ha argomentato con tanto di cifre e dati analitici la necessità di ottenere il via libera dalla Ue: «Per competere con altri hub – ha detto esplicitamente Sansavini – è necessaria una dimensione minima della flotta a lungo raggio che garantisca una connettività a 360 gradi. Al momento il primo e il secondo operatore spagnoli dispongono rispettivamente di 42 e 23 aerei a lungo raggio, e rispetto alle compagnie di base ad Amsterdam o Parigi con Klm e Air France, con 100 e 70 aerei, ciò è chiaramente insufficiente. In questo modo l’operazione potrebbe portare l’hub di Madrid e la Spagna a competere in quella che potremmo definire la Champions League aerea».
Per quanto riguarda gli effetti sulla competitività, Sansavini ha infine ribadito, come in altre occasioni, l’offerta della compagnia aerea di consegnare il 40% delle tratte ai concorrenti. Un’offerta che è già allo studio dell’esecutivo comunitario e che garantisce i parametri della concorrenza.