by Adriana De Santis | 2 Marzo 2023 12:17
“Destinazione Ibiza, tutte le isole in una”, recitava l’invito. Il video invece concludeva: “Si dice che la natura ha 4 elementi: terra, aria, acqua, fuoco. Ma 4 non sono sufficienti per Ibiza. Ibiza è il 5 elemento”.
Una serata allegra, affollata e carica di aspettative il primo evento 2023 organizzato in Italia dall’Ente spagnolo del turismo di Milano. Di scena l’isola delle Baleari, amatissima dagli italiani che sempre più numerosi la scelgono per le vacanze.
Il 2022 ha praticamente eguagliato gli arrivi in aeroporto del 2019, con 4.074.118 passeggeri atterrati, nell’ordine, con voli in partenza da Spagna, Uk e Italia. Dai traghetti invece, fra gli otto porti ibizani, di visitatori ne sono sbarcati 859,245 fra gennaio e ottobre, un numero già superiore all’anno pre-Covid. Nello stesso periodo è positivo anche il conto delle crociere in scalo, 138, per un totale di 297,834 turisti.
Con gli ammodernamenti effettuati, il panorama alberghiero dell’isola conta oggi 541 strutture per 77,326 posti letto, concentrati a Santa Eulària, seguita da Sant Josep, Sant Antoni e il capoluogo Ibiza. Tra le novità le suite di Trs Ibiza Hotel a Cala Gració, vicino a Sant Antoni, il primo resort del Gruppo Palladium aperto in Europa e il primo sull’isola a offrire il suo lussuoso servizio premium adult only. Sempre del gruppo, a breve l’apertura del 5 stelle Etxeko Ibiza all’Hotel Bless di Cala Nova, con stella Michelin che si aggiunge ai già premiati ristoranti La Gaia nell’esclusivo Ibiza Gran Hotel (in città) ed Es Tragón a Cap Negret, nell’area di Sant Antoni.
«Il ritorno alla normalità c’è stato, con il 96% dei turisti stranieri dell’estate scorsa molto soddisfatti e il 55% che tornerà quest’anno», ha esordito con orgoglio Juan Miguel Costa Costa, assessore al Turismo di Ibiza.
L’affondo sull’isola dei contrasti è di Carmen Sanchez Lapuente, direttore della promozione turistica Ibiza Travel: «L’isla blanca è trasgressione, vita notturna e l’offerta di festa è interessante, è vero. Ma c’è un’altra Ibiza, da vivere anche fuori estate, in kayak, bici e pratiche di yoga, indimenticabili nell’ora dei famosi tramonti, oggetto di un pellegrinaggio continuo a caccia dei posti più belli sull’isola».
Con le immagini racconta della città vecchia Dalt Vila (la città di sopra, sotto c’è Ibiza moderna), patrimonio Unesco come la posidonia oceanica tra gli altri, col suo antico Castello arabo lungo le mura che si sta trasformando in Parador, proprio vicino alla Cattedrale.
Dell’isola ricoperta di pini che offre tanto verde, paesaggi naturali con molte piste ciclabili e sentieri di trekking, anche tra la fioritura dei mandorli di un’intera vallata nel nord-ovest che sembrerebbe imbiancata dalla neve. Inquadrano, poi, la destinazione antichi borghi e vivaci cittadine di architettura tipica mediterranea abbastanza nuova, gastronomia di tutti i tipi, feste tradizionali. E il noto spirito di libertà e leggerezza che il flash di un cartellone della discoteca Amnesia immortala con “Karma has no deadline”.
È quel “vivi e lascia vivere” già patrimonio di una cultura che nostalgicamente sempre aleggia a Ibiza, soprattutto negli imperdibili mercatini hippy. Un must quello di Las Dalias, nelle vicinanze del villaggio di Sant Carles, poco distante da Es Canar: fra prodotti artigianali, bijoux e vestiti stravaganti ma comodi, in colori chiari e luminosi, soprattutto bianchi e romantici, che fanno subito Ibiza, non se ne pente nessuno, uomini compresi.
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