Identikit del nuovo viaggiatore: chi è e cosa vuole

by Redazione | 24 Ottobre 2022 12:16

Attenti alla sicurezza, esigenti, phygital e green: è il profilo emergente dei viaggiatori italiani della prima “vera” estate post pandemia, tracciato attraverso una ricerca condotta da CartOrange, tra i principali player nel segmento della consulenza di viaggio. Lo studio ha fatto emergere, in particolare, almeno quattro tendenze destinate, se non a diventare strutturali, sicuramente a consolidarsi nei prossimi anni, condizionando così le strategie degli operatori turistici in genere.

Il panorama che si è delineato in questa stagione di rilancio vede protagonisti viaggiatori sempre più esigenti, che non tollerano sbavature nell’organizzazione del viaggio, che si aspettano di utilizzare strumenti fisici e digitali in un’ottica multicanale e chiedonogaranzie specialmente sulla sicurezza. «La survey condotta fra più di 450 consulenti per viaggiare in tutta Italia – ha sottolineato Marco Ferrini, responsabile commerciale di CartOrange – conferma una diminuzione del “fai-da-te” online, soprattutto per i viaggi più strutturati, l’importanza dell’organizzazione e dell’assistenza offerte da professionisti esperti, in grado di curare ogni dettaglio per evitare brutte sorprese».

MINIMIZZARE I RISCHI. Prima tendenza: la sicurezza in viaggio,  un elemento balzato fra le priorità e dal quale dipende addirittura la scelta delle destinazioni. «L’82% dei nostri consulenti – precisa Ferrini – conferma che il cliente richiede molto più di prima una policy di cancellazione flessibile, senza penali di annullamento, e il 58% sottolinea che la prenotazione sottodata è molto più frequente che in passato, al fine di minimizzare i rischi di annullamento». Connesso al bisogno di sicurezza emerge il ricorso, sempre di più, a polizze assicurative facoltative (confermato dall’87% dei consulenti). Insomma, chi acquista un viaggio dopo la pandemia vuole sentirsi più protetto, sia sotto l’aspetto economico sia sotto l’aspetto igienico-sanitario.

OMNICANALITÀ. La seconda tendenza è la modalità phygital perché oggi chi acquista un viaggio si aspetta di poterlo fare con un approccio omnicanale, dove digitale e fisico sono le due facce della stessa medaglia. «Il cliente – osserva sempre Ferrini – alterna con disinvoltura contatti fisici a strumenti digitali, attribuendo la medesima importanza e rilevanza alle due dimensioni. Prova ne è che secondo il 70% dei nostri consulenti gli incontri fisici si sono significativamente ridotti e che per il 69% dei consulenti il ricorso a videocall per l’illustrazione del preventivo è significativamente aumentato». Nella fase di organizzazione del viaggio, quindi, il fattore umano garantito da un consulente esperto è imprescindibile, ma poterlo contattare anche attraverso strumenti digitali è considerato un valore aggiunto.

NO AI DISSERVIZI. C’è poi la terza tendenza, ovvero un bacino di clienti sempre più esigenti, perché le aspettative sono cresciute: su qualità del servizio, velocità di risposta ed eccellenza del prodotto, il cliente ormai non può soprassedere. «Il  viaggiatore si attende molto e, ancora più di prima della pandemia, non sopporta disservizi, malfunzionamenti e contrattempi – sottolinea Ferrini – Il 66% dei nostri consulenti conferma che il cliente è molto più esigente sulla qualità dei servizi offerti durante il viaggio ed il 61% dichiara che il cliente è divenuto molto più esigente anche rispetto alla consulenza offerta. I viaggiatori sono più informati e concreti e mancanze o imperfezioni non sono tollerate».

IMPATTO ZERO. Infine la quarta tendenza, legata alla sostenibilità della vacanza o del viaggio: sempre più clienti orientano le loro scelte in base all’impatto ecologico dei loro acquisti. «La richiesta di viaggi attenti alla sostenibilità è aumentata del 22% e cresce di oltre il 50% la scelta di viaggi a contatto con la natura», afferma Ferrini. Inoltre, per evitare il fenomeno dell’overtourism, il 25% dei viaggiatori preferisce destinazioni meno affollate, anche se meno di tendenza. A tal proposito CartOrange è sempre più impegnata su questo fronte e, recentemente, è stata ammessa al progetto Sustour, finanziato dall’Unione europea, che supporta oltre 600 tour operator e agenti di viaggi da 35 Paesi europei nel migliorare le proprie prestazioni di sostenibilità.

“VIAGGETTI” DI NOZZE E BUDDYMOON. E riguardo alle scelte del segmento wedding, che è risultato il più reattivo dopo la pandemia, la ricerca indica destinazioni italiane e mediterranee, oltre al trend buddymoon, il viaggio di nozze con gli amici. «Il desiderio di viaggiare anche verso mete distanti e più complesse è emerso già dallo scorso inverno – conferma Ferrini – La pandemia ha fatto emergere alcuni trend molto interessanti, a volte anche contradditori. Da un lato, la tendenza degli sposi a considerare il viaggio di nozze come irripetibile, “il viaggio della vita”, è segnalata come consolidata dal 74% dei nostri consulenti o addirittura in ascesa, per il 22%. Da qui la ripresa delle richieste per mete da sogno, esotiche e a lungo raggio. Dall’altra parte c’è una nicchia di sposi ha scoperto, o riscoperto, che la luna di miele può essere anche un viaggio a corto raggio, dove ciò che conta è la qualità dei servizi e delle esperienze. Sono molto richiesti quindi anche i viaggi di nozze in Italia o nei Paesi del Mediterraneo».

Ed emerge anche un’altra novità, ancora più di nicchia, ma in ascesa: la luna di miele in gruppo – la buddymoon, appunto – che piace soprattutto ai giovani. «Bisogna osservare che oggi, per la stragrande maggioranza degli sposi, il viaggio di nozze non è il primo viaggio che si fa insieme, quindi la luna di miele perde la connotazione come primo momento di intimità, pur mantenendo il suo fascino – sottolinea Ferrini – Ecco perché alcune coppie prendono in considerazione l’idea di partire assieme ad altre coppie con interessi affini. I vantaggi sono principalmente tre: potersi permettere viaggi di alto livello senza spendere cifre eccessive; alternare ai momenti romantici anche esperienze divertenti, da fare insieme ad amici o persone che condividono le stesse passioni, e infine potersi concedere anche viaggi più avventurosi, che si avrebbe timore ad affrontare da soli». Insomma, un segmento nuovo che si inserisce nella costante tendenza alla personalizzazione in ogni dettaglio dei viaggi di nozze, per costruire proposte fuori dagli schemi. «Ciò che conta di più per gli sposi – conclude Ferrini – è che la luna di miele sia a loro immagine e somiglianza».

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