by Redazione | 27 Settembre 2023 12:50
Da un lato il rinnovato slancio (anche se con qualche singhiozzo) del turismo, dall’altro gli accesi dibattiti su rincari e servizi non adeguati[1]. Sono i due volti della stagione estiva 2023, che si è da poco conclusa è che è stata messa ai raggi X da SiteMinder, piattaforma di commercio alberghiero, con l’analisi Changing Traveller Report. Si tratta di una ricerca che raccoglie le risposte di oltre 10mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa.
A livello globale, l’analisi sottolinea il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Il 42% dei viaggiatori di tutto il mondo desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione a località di oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% degli italiani sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso.
Tuttavia, l’aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi, e la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L’88% afferma che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell’alloggio (rispetto alla media globale dell’80%): infatti, il 26% rimarrà nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica, il 20% invece ridurrà il soggiorno. Nonostante ciò, l’85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità, e infatti secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (9% in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori connazionali desiderano di più (30%), e per il 28%, è più importante ora rispetto all’anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell’anno scorso al 29% di quest’anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.
«La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget – afferma Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder – Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata i propri viaggi dando priorità a mete straniere, al benessere e alla comodità, valutando con attenzione le spese di viaggio e gli extra».
Quanto all’uso della tecnologia, mentre la maggior parte dei viaggiatori a livello globale è disposta a utilizzare l’intelligenza artificiale per ottenere consigli sugli alloggi, sembra che gli italiani siano un po’ più cauti rispetto ad altri Paesi. Solo il 33% potrebbe essere propenso o molto propenso a utilizzarla. Altro discorso invece se Ai e realtà virtuale vengono usate per esplorare prima di prenotare o per esperienze immersive in loco: in tal caso sarebbero favorevoli rispettivamente il 41% e il 29% degli intervistati.
La ricerca di SiteMinder ha individuato poi l’identikit del viaggiatore a livello globale: quattro caratteristiche che contraddistinguono gli utenti che avranno un impatto sul settore alberghiero nel prossimo anno:
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/identikit-del-viaggiatore-globale-lanalisi-siteminder/
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