Con un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale brasiliana, il governo di Jair Bolsonaro ha ufficialmente disposto la riapertura dei voli commerciali da e per il Paese verdeoro, permettendo così al settore turistico di tornare a funzionare dopo la sospensione dovuta alle restrizioni alla libertà di circolazione imposte per contenere il Covid-19.
In questo modo, a partire dal 29 luglio, le frontiere brasiliane torneranno ad essere aperte per un mese, in modo da consentire ai passeggeri stranieri di entrare ed uscire dalla nazione. La decisione verrà poi eventualmente rinnovata di mese in mese, sulla base delle condizioni di diffusione della pandemia.
Dalla decisione assunta dall’esecutivo di Brasilia, rimangono però ancora esclusi cinque Stati della federazione brasiliana: Mato Grosso do Sul, Paraíba, Rondônia, Rio Grande do Sul e Tocantins.
Prima di questo provvedimento, i voli commerciali potevano operare solo su quattro aeroporti: Rio de Janeiro Galeão, Brasília, Guarulhos e Viracopos, entrambi a San Paolo. L’entrata di viaggiatori stranieri poi, era consentita solo per motivi di studio, lavoro, investimento, ricongiungimenti familiari e attività artistiche e sportive.