Il credo Hotelbeds: “Siamo l’ecommerce B2B dei viaggi”
(AMSTERDAM) Non chiamatela bedbank e nemmeno intermediario B2B: Hotelbeds lancia la sfida al futuro dell’industria del turismo con un ruolo da “Traveltech partner”.
Un rinnovamento linguistico, quasi un claim, che tradotto rivela un obiettivo ambizioso: essere il principale fornitore di soluzioni di viaggio a 360 gradi per il trade unendo in un solo punto (one-point-shop) trasporti, ospitalità, esperienze, programmi fedeltà, pagamenti, assicurazioni, autonoleggio e quant’altro.
Al Nhow Amsterdam Rai, dove Hotelbeds ha organizzato il ritorno dopo la pandemia del suo evento di punta, il MarketHub 2023, le parole chiave sono tecnologia, innovazione, sostenibilità.
Archiviato il periodo del Covid-19 tra restrizioni, divieti di viaggio, difficoltà burocratiche e logistiche è arrivato il momento di riprendere con ancora più forza il tema della seamless experience, l’esperienza di viaggio e di acquisto senza interruzioni né frizioni.
La svolta tecnologica e il nuovo viaggiatore
Così Hotelbeds, guardando al mondo dell’ecommerce e dello shopping online (Amazon su tutti) vuole portare i viaggi allo stesso livello di semplificazione, uniformità tecnologica e immediatezza di servizio. Come? Potenziando i servizi e la personalizzazione per le agenzie e i t.o. e mettendosi al centro di un progetto che – come aveva anticipato il ceo Nicolas Huss – garantisca al turismo organizzato una nuova forza competitiva in un mondo che si evolve rapidamente e con un viaggiatore che ha cambiato molte delle sue abitudini.
«Vogliamo costruire un’esperienza di viaggio in una prospettiva end-to-end ed è arrivato il momento in cui tutti insieme possiamo fare la differenza e rendere l’intero viaggio più comodo, semplice ed efficiente. È possibile cambiare il sistema dei viaggi organizzando in maniera coerente e uniforme tutte le attività con l’obiettivo di rendere l’esperienza fluida, senza frizioni e al contempo più efficiente e green», ha ribadito Huss durante la conferenza.
«Le persone – nonostante l’instabilità geopolitca, l’aumento dei prezzi e la crisi energetica– vogliono continuare a viaggiare, vogliono farlo meglio e con più qualità. Il viaggiatore sa esattamente ciò che vuole e chiede più controllo sulle scelte prima e durante i viaggi. Sono convinto che i clienti stanno prendendo il controllo dei loro viaggi in maniera progressiva. E questo il tempo per cambiare la nostra industria, interagendo sempre di più con loro per trasformare l’esperienza in un momento unico e indimenticabile. Questa è la nostra grande sfida come filiera», sottolinea ancora il ceo ricordando i trend che stanno disegnando il nuovo cliente.
Il consolidamento dell’industria
Viaggi sostenibili, esperienze uniche, maggiore spesa per assicurazioni e servizi di pagamento, più capacità di controllare le preferenze e gli itinerari dei loro viaggi evitando qualsiasi problema o intoppo che possa rovinare le vacanze o il viaggio di lavoro.
Il 92% dei viaggiatori, infatti, utilizza la tecnologia per ottenere esperienze senza frizioni, con più attenzione verso l’impatto ambientale che la sua attività produce. Tanto che il 70% è pronto a viaggiare in maniera etica e sostenibile e cerca sempre di più questa tipologia di offerta.
Secondo i dati di Hotelbeds, inoltre, se il settore dell’ospitalità è al 92% rispetto ai livelli pre Covid; gli affitti brevi hanno raggiunto un clamoroso +118% rispetto al 2019; mentre il trasporto aereo è ancora fermo al 78%, anche a causa delle restrizioni sul mercato asiatico e cinese che sono appena state rimosse.
Ma Hotelbeds può ritenersi soddisfatta. Già a dicembre 2022, infatti, «abbiamo raggiunto il 125% di vendite rispetto al periodo pre Covid – sottolinea il global sales director, León Herce – Abbiamo aumentato l’offerta con oltre 120mila hotel in più rispetto al 2019 e stiamo aumentando la nostra quota di mercato».
Anche perché il consolidamento è un fenomeno che abbraccia tutto il settore. «I quattro grandi intermediari di hotel sono passati dal 44% delle quote globali nel pre Covid al 72% nel 2023. Così come sta avvenendo un fenomeno di accorpamento anche nel mondo dei nostri fornitori. E dall’altro lato, i due terzi dei nostri clienti hanno ridotto o prevedono di ridurre il numero di fornitori e questo significa maggior efficienza, maggior controllo sul prodotto e più attenzione ai servizi commerciali», ricorda Herce.
Alla ricerca della seamless experience
Questo, in termini di numeri, racconta anche il passaggio epocale che Hotelbeds vuole compiere: da intermediario a travel tech partner, lavorando su più leve: una di queste è portare i migliori strumenti tecnologici ai partner, alle agenzie, ai tour operator riuscendo a integrare nella piattaforma tutti i servizi a destinazione.
Un ecommerce B2B globale che sa lavorare sulla flessibilità e la personalizzazione dell’offerta: un’impresa complicata e dispendiosa, ma l’azienda con sede a Palma di Maiorca ha scelto il suo ruolo puntando sul plus del rapporto e della contrattazione diretta con i fornitori.
A questo si aggiunge anche l’investimento in innovazione con il lancio di TravelTech Lab, un progetto elaborato insieme a Wayra (open innovation Hub di Telefonica) che mira a esplorare soluzioni innovative supportando le startup per rimodellare il futuro dei viaggi.
TravelTech Lab, infatti, mira a definire nuovi strumenti digitali per “cambiare il modo in cui i turisti si muovono, si connettono ed esplorano”.
I trend: Wellness break e turismo televisivo
Anche perchè il viaggiatore continua a cambiare preferenze e stili. I wellness break e i tour ispirati ai personaggi televisivi preferiti sono solo due delle tendenze emergenti nel settore dei viaggi svelate a Amsterdam. Il ceo di Hotlebeds ha rivelato che il 39% dei viaggiatori globali prende ispirazione dagli spettacoli televisivi o dai film.
Il cosiddetto Tv tourism è stato negli ultimi mesi la seconda fonte più influente di ispirazione di viaggio, solo il 2% in. meno rispetto al classico “passaparola” di amici o familiari
«La continua metamorfosi del viaggiatore non riguarda solo il confronto dei prezzi compulsivo o la qualità dei servizi, i viaggiatori vogliono anche esperienze migliori e più e sofisticate che riflettono la loro visione del mondo e li aiutano a rivivere le storie viste in Tv», ha ricordato Huss.
Sui wellness break, invece, i numeri sono chiari: il segmento ha registrato una crescita del 30% annuo e «quasi la metà dei viaggiatori globali sono disposti a scegliere i wellness break alla ricerca di una vita più equilibrata, anche e soprattutto in vacanza».
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
Guarda altri articoli