Il decreto Rilancio è legge: le misure per le imprese

17 Luglio 10:34 2020 Stampa questo articolo

Il decreto Rilancio è stato approvato definitivamente e diventa legge. Il Senato ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. Approvato alla Camera lo scorso 9 luglio e in scadenza sabato 18, il testo prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro, ma il turismo organizzato resta deluso e parla di “aspettative disattese”, aggrappandosi alla speranza di un decreto ad hoc per il settore e scendendo nuovamente in piazza, a Roma il prossimo 21 luglio.

Quanto alle misure presenti nel decreto, troviamo le ulteriori quattro settimane di cassa integrazione Covid, che però potrebbe essere estesa fino a dicembre prossimo dando una boccata d’ossigeno ulteriore alle aziende in difficoltà. E ancora, il credito d’imposta per gli affitti degli immobili a uso non abitativo, che potrà essere ceduto dal conduttore al locatore, con un conseguente sconto sul canone mensile. Il bonus affitti commerciali, inoltre, viene esteso anche per i negozi con ricavi o compensi superiori a 5 milioni, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso.

Spazio anche ai tre miliardi per la capitalizzazione pubblica della nuova Alitalia e la proroga di due anni delle concessioni già in essere per la gestione dell’attività degli aeroporti.

Fino al contributo a fondo perduto, al fondo per agenzie di viaggi e tour operator – che resta di 25 milioni di euro – e al tax credit vacanze (ribattezzato Bonus Vacanze), elargito a famiglie con Isee non superiore a 40mila euro e utilizzabile fino al 31 dicembre 2020 per i pagamenti di servizi turistici sul territorio nazionale, con la conferma relativa alla possibile intermediazione degli agenti di viaggi. Il bonus, pari a un massimo di 500 euro per nucleo familiare, è usufruibile per l’80% come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore del servizio, con il restante 20% usato come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi della famiglia.

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Infine, il tema voucher, con lo strumento che avrà una definitiva validità di 18 mesi e che, in caso di mancato utilizzo, prevederà, entro quattordici giorni dalla scadenza, il rimborso dell’importo versato in denaro. “Limitatamente ai voucher emessi, in relazione ai contratti di trasporto aereo, ferroviario, marittimo, nelle acque interne o terrestre, il rimborso può essere richiesto decorsi dodici mesi dall’emissione ed è corrisposto entro quattordici giorni dalla richiesta”, si legge nel decreto.

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Giulia Di Camillo
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