Il “diktat” della tecnologia al Tis di Siviglia
«Nel 2030 il turismo continuerà a crescere del 5,8% all’anno, ma ci vorrà innovazione. Oramai la digitalizzazione fa parte dell’intera esperienza». Parola di Maribel Rodriguez, vicepresidente senior del Wttc, il World Travel & Tourism Council. E di innovazione, tecnologie come l’Ai, Nft (ovvero non-fungible token) e sostenibilità se ne è discusso nel corso della quarta edizione del Tis, Tourism Innovation Summit, tenutosi a Siviglia, in Spagna, dal 18 al 20 ottobre, con L’Agenzia di Viaggi Magazine media partner.
Qui 7.384 professionisti del travel si sono riuniti per supportare un turismo più intelligente, green e ovviamente digitale. Per tre giorni la città andalusa, eletta Capitale europea dello smart tourism 2023, ha ospitato 43 delegazioni internazionali provenienti da Paesi come Messico, Ecuador, Francia, Portogallo, Turchia, Stati Uniti, Cina, Sudafrica, Norvegia, Regno Unito, Francia, Italia, Grecia, Norvegia, Canada, Argentina e Slovenia.
«I viaggiatori del futuro saranno sempre più autonomi e informati e la tecnologia può essere di aiuto – ha spiegato Emily Weiss, direttore global industry lead travel di Accenture, multinazionale con sede legale a Dublino, in Irlanda – Il 45% dei consumatori statunitensi, ad esempio, utilizza il social media TikTok e altre applicazioni del genere per scegliere il prossimo viaggio. Catturare la loro attenzione su queste piattaforme sarà fondamentale per avere business negli anni a venire».
Durante il summit di Siviglia si è parlato molto anche dell’impatto dell’intelligenza artificiale generativa che, ad oggi, è ancora in una sua fase iniziale, ma in molti sono sicuri che sarà fondamentale nel migliorare aree cruciali come il servizio clienti. Secondo Rodolfo Moreira, responsabile dell’esperienza del cliente presso Vueling Airlines, «l’automazione e l’Ai possono aiutarci a fornire un supporto più efficiente ai viaggiatori. In Vueling stiamo investendo nella biometria che permetterà il riconoscimento facciale dei passeggeri e stiamo testando gli Nft e il Metaverso, ma sappiamo che stiamo solo grattando la superficie».
Numerosi gli speech dedicati anche alla blockchain e al suo impiego nei processi industriali e sulle mete turistiche. Per Mónica Molina, consulente senior per la sostenibilità del Global Destination Sustainability Movement, ad esempio, «di fronte alle sfide attuali come la massificazione delle destinazioni o il degrado ambientale, la blockchain può offrire soluzioni con la verifica dell’identità dei turisti o la gestione delle catene di fornitori»; mentre Luca Busolli, blockchain consultant di Klab, ha spiegato che «questo è un momento per sperimentare, creare nuove esperienze e coinvolgere i turisti», aggiungendo che «l’uso degli Nft consentirebbe la creazione di nuovi prodotti e servizi come i souvenir digitali».
La sostenibilità è un altro fattore imprescindibile quando si parla di travel. A questo proposito, María Zarraluqui, vicepresidente dello sviluppo globale del Gruppo Meliá Hotels International, ha sottolineato l’apertura lo scorso anno del primo hotel a emissioni zero a Minorca, Villa Le Blanc. «Tutto è progettato in modo sostenibile, ad esempio non c’è bisogno di condizionatori grazie al design che sfrutta tutte le correnti d’aria e il clima mediterraneo». Il futuro, insomma, possiamo dire che è già cominciato.