by Andrea Lovelock | 13 Ottobre 2020 14:54
Nuovo stop alle gite scolastiche e ulteriore tegola per le agenzie di viaggi: il Dcpm firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, stabilisce il divieto imposto alle scuole di organizzare i viaggi d’istruzione, almeno fino al prossimo 13 novembre, poiché il provvedimento ha validità di trenta giorni.
Nessuna restrizione, invece, è prevista per il settore degli eventi, dei congressi e delle fiere, che hanno quindi la possibilità di svolgersi regolarmente, rispettando tutte le procedure e i protocolli già stabiliti negli scorsi mesi. Le uniche limitazioni, per il momento, riguardano invece, le feste private sia al chiuso che all’aperto e l’obbligo per ristoranti e bar di chiudere alle 24, con l’ulteriore limitate di consumare “in piedi” solo fino alle ore 21. Confermato, infine, l’obbligo di mascherina sia al chiuso sia all’aperto, e la possibilità di organizzare spettacoli con un limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1.000 all’aperto.
Nel dettaglio delle gite scolastiche, il passaggio del decreto al riguardo recita “Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti”.
Quello dei viaggi d’istruzione è un segmento vitale per molte agenzie di viaggi e tour operator specializzati, che genera ogni circa 420 milioni di euro. Per Fabio Benedetti, consigliere Fiavet Lazio e responsabile settore scolastico, «eravamo preparati perché avevamo la quasi certezza parte che il divieto dei viaggi d’istruzione sarebbe stato fino al 31 marzo 2021. Ora abbiamo l’ufficialità e di fatto salteranno tutte le gite d’inverno e i corsi di lingua. Così come verranno sospese altre attività come gli scambi culturali (Erasmus) che erano aumentati tantissimo negli ultimi due anni. Ora per molti adv diventa tutto più difficile. È un disastro annunciato, perché molti operatori specializzati, vedi due nomi a caso come Primatour o Pyrgos che vivono quasi solo di questo, non possono andare avanti con uno stop operativo di due anni».
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