Il Gist contro i corridoi turistici: “Penalizzano l’economia”

by Redazione | 5 Giugno 2020 14:12

I giornalisti del Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica, chiedono al governo e alle istituzioni che si occupano di promuovere il turismo, di avviare una vera Fase 2, anche della comunicazione, per sostenere il ritorno alla normalità del Paese e di tutte le sue strutture di ospitalità.

Il nostro Paese, pur colpito più duramente e per primo in Europa dal coronavirus, è uscito dall’emergenza e ad oggi ha un numero di contagi simile a quello di molti altri Paesi europei.

L’Italia ha dati statistici che dimostrano la remissione del coronavirus, e il ritorno alla normalità è sancito sia da disposizioni regionali sia nazionali. Le destinazioni e le strutture turistiche sono pronte per accogliere gli ospiti da tutto il mondo, in totale sicurezza e nel rispetto delle norme, che in alcuni casi sono molto più cogenti che in altri Paesi europei.

Provvedimenti restrittivi adottati nei confronti dell’Italia, legati ai flussi turistici e all’accesso alle frontiere, risultano anacronistici, in quanto non rispecchiano la reale e attuale situazione sanitaria. Il perdurare di atteggiamenti di chiusura sugli spostamenti degli italiani all’estero, soprattutto nell’area Schengen, così come la creazione di ingiustificati corridoi turistici che escludono l’Italia, sono da condannare e rigettare in quanto penalizzano economicamente il nostro Paese rispetto al resto d’Europa.

« È necessario – ha dichiarato la presidente del Gist Sabrina Talarico – che l’Europa cambi atteggiamento nei nostri confronti e che il governo italiano intervenga in modo tempestivo ed efficace per il ripristino di flussi informativi corretti e attuali, nonché per la tutela dell’immagine dell’Italia, gravemente compromessa». 

I giornalisti del Gist auspicano che si torni presto al libero movimento tra Stati, necessario per la ripresa dell’economia mondiale. Non è solo il PIL italiano, infatti, a reggersi con percentuali importanti sul turismo, ma anche quello europeo e mondiale. 

Il settore turistico italiano vive di incoming ma anche di outgoing, e come sottolineato nel Manifesto per il Giornalismo di viaggio e turismo, i giornalisti chiedono al Ministero del Turismo che si faccia carico, insieme alla conferenza stato-regioni, della tutela dell’immagine della promozione del Sistema Turistico Italia, che per ripartire ha bisogno della rimozione di pregiudizi e provvedimenti adottati da singoli Paesi europei.

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