«Il mio intuito mi dice che, in tempi difficili, l’Enac si sia piuttosto alleata con le compagnie aeree che con i consumatori». A dirlo è Linus Bauer, founder e managing director di Bauer Aviation Advisory e Visiting Lecturer presso la City University of London, che da tempo osserva con un occhio di riguardo il settore aviation tricolore.
Secondo un report dell’Oag, un volo su tre sarà cancellato in Italia ad agosto, prosegue l’esperto. «Ma per l’Ente nazionale per l’aviazione civile, i voli in partenza dopo i primi di giugno non potranno essere cancellati adducendo come motivazione il coronavirus».
L’ente, infatti, ha chiesto alle compagnie aeree di “far scegliere al passeggero se optare per il rimborso o per un voucher del medesimo importo. Ma la recrudescenza dell’epidemia in alcune aree d’Europa potrebbe diventare un motivo per rivendicare il diritto di modificare la programmazione senza dover rimborsare i clienti”.
Per questo motivo, sottolinea Bauer, «in questo momento le compagnie aeree devono puntare sulla trasparenza per ricostruire una buona relazione con i passeggeri e prendere in considerazione alcune opzioni: offrire i voucher come alternativa al rimborso per i voli da/per l’Italia, a condizione che questi buoni restino validi a tempo indeterminato e le condizioni per il diritto al rimborso siano spiegate in modo chiaro e leggibile. Oppure, rendere i nuovi diritti retroattivi, in modo che i passeggeri che hanno ottenuto un voucher ma non lo hanno utilizzato possano chiedere un rimborso».