Il Kenya abolisce il visto: ecco le nuove regole
Dal 1° gennaio 2024 non è più richiesto il visto per il Kenya per i viaggiatori stranieri. Lo aveva annunciato il presidente del Paese William Ruto a dicembre, in occasione delle celebrazioni dei 60 anni di indipendenza dall’Impero britannico.
Ciò non significa però che l’ingresso in Kenya sia ora totalmente libero: occorre infatti ottenere – come riporta nell’ultimo aggiornamento del 27 dicembre scorso il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina – un’autorizzazione all’ingresso (eTA), prima di iniziare il proprio viaggio, registrandosi sul sito www.etakenya.go.ke, entrando nella sezione “Apply Now”. Il portale è operativo da inizio anno; si può procedere, leggendo i documenti richiesti e accettando le clausole. Domande compilate su un sito diverso da quello indicato sopra verranno automaticamente rifiutate.
Chi è già in possesso di visto, ottenuto in base al sistema precedente, non dovrà effettuare una nuova registrazione: i visti già rilasciati saranno, infatti, validi anche nel 2024.
La nuova autorizzazione elettronica di viaggio eTA sostituisce dunque l’eVisa e ha un costo di 30 euro; rilascio previsto in 3 giorni lavorativi.
Oltre che più veloce ed emesso in tempi più rapidi, il nuovo sistema risulta più economico rispetto al vecchio visto elettronico, consentendo un risparmio di circa 20 euro.
L’eTA può essere richiesta a partire da 3 mesi prima del viaggio ed è consigliato farlo una volta in possesso di biglietti aerei e dettagli accomodation. È necessaria anche per i minori, quindi si consiglia alle famiglie di fare application registrandosi come gruppo.
La richiesta approvata, cartacea, digitale o su app, dovrà essere presentata ai controlli sia in partenza che alla frontiera in Kenya. Se, invece, la domanda viene rifiutata non sarà possibile effettuare il viaggio.
L’eTA risulta valido per un solo viaggio. Per viaggi frequenti è consigliabile scaricare l’app “Kenya Travel Authorization, così si eviterà di dover inserire i dati ogni qualvolta si decida di partire.
La procedura ora in vigore è un sistema semiautomatico di controllo dei dati del viaggiatore e di sicurezza internazionale (già adottato da Paesi come Gran Bretagna, Canada e Australia e che potrebbe essere presto esteso in tutto il mondo) che determina l’idoneità dei visitatori a viaggiare in Kenya, ma non l’ammissibilità, che sarà invece determinata dai funzionari dell’immigrazione all’arrivo dei viaggiatori.
Per maggiori dettagli, consultare la Sezione “Requisiti di ingresso” di Viaggiare Sicuri o contattare [email protected] e l’Ambasciata del Kenya in Italia.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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