Dallo scorso 1° marzo, ha riaperto – per la terza volta dall’inizio della pandemia – il Machu Picchu, anche se con delle limitazioni. Infatti, l’accesso al sito sarà consentito solo a 897 visitatori al giorno, equivalente al 40% della sua normale capacità.
La fortezza Inca aveva già riaperto i battenti a novembre 2020, con ingressi consentiti al 30% della sua capacità. Ma, a causa dell’aumento dei casi di contagio e della diffusione delle nuove varianti, il governo aveva deciso di chiudere il sito fino a nuovo ordine.
Ciò ha comportato un enorme sacrificio per l’economia locale. Infatti, a causa della pandemia mondiale, lo scorso anno Machu Picchu ha accolto solo 274.561 visitatori – una cifra molto al di sotto dei 1.505.428 registrati l’anno precedente – con una perdita di fatturato pari a 44 milioni di dollari.
Al momento, il sito è aperto fino al 14 marzo, le autorità si riservano di decidere in base alla valutazione della situazione epidemiologica. Oltre a Machu Picchu, sono ripartire anche le visite ad altri siti turistici della regione: il Parco Archeologico di Raqchi, nel distretto di San Pedro all’interno della provincia di Canchis e la Riserva Nazionale di Paracas, una delle aree naturali più visitate del Perù.