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Il mare fuori (e dentro) – 5 domande a Luigi Stefanelli

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Da Napoli al mondo, attraversando gli oceani. È la storia del viaggio di Luigi Stefanelli, vice president worldwide sales di Costa Crociere. Un top manager – ma prima di tutto nu buono guaglione – che nel format “5 domande a” ci racconta di sé, dei suoi valori guida e delle sfide che lo attendono.

Dal ventre di Napoli ai vertici di Costa: quali sono i valori e le esperienze personali che più hanno influenzato il suo percorso professionale?
«I valori di integrità, sincerità, responsabilità e fiducia nei propri mezzi che mi ha trasmesso la mia famiglia hanno giocato un ruolo determinante nel mio percorso come uomo e manager. Le mie radici le ho sempre portate con me ovunque abbia vissuto o lavorato: devo tanto al luogo in cui sono nato e alle persone con cui sono cresciuto. Ogni volta che torno a casa è un’occasione per un’iniezione di forza e autostima che mi spinge a dare sempre il massimo».

Ha vissuto e lavorato in Paesi e mercati molto diversi tra loro, tra cui l’Asia. Qual è stato il suo approccio per creare sinergie tra i diversi team internazionali?
«Vivere e lavorare in tante realtà, con culture così differenti, è un’opportunità straordinaria, poiché ti permette di crescere sia personalmente che professionalmente. Sul lavoro ho sempre cercato il confronto con altre culture, di comprendere le differenze sostanziali, ma anche le sfumature. Questo approccio mi ha permesso una migliore integrazione e una comprensione più profonda dei contesti in cui operiamo. Per creare sinergie, la base di tutto è l’apertura, anche alla critica. Solo con una mentalità davvero aperta al cambiamento si può generare una condivisione autentica, che porta alla nascita di idee nuove e innovative».

Con una responsabilità globale sulle vendite, come intende adattare le strategie commerciali ai diversi mercati, considerando le differenze culturali e di consumo tra Europa, Asia e Americhe?
«La possibilità di guidare le vendite a livello globale mi offre senza dubbio una visione privilegiata del business, in quanto mi consente di osservare e analizzare trend e best practice in modo orizzontale tra diversi mercati. Gli obiettivi e le strategie variano profondamente tra i mercati, e le risorse devono essere allocate di conseguenza. Ovviamente, quando ci sono performance particolarmente importanti in alcuni mercati, è naturale fare dei trade-off e premiare la crescita e il valore generato per l’azienda. In questo senso, continuiamo a investire sempre dove vediamo il miglior ritorno».

Quali sono le principali sfide e opportunità che vede per Costa Crociere in un mercato turistico sempre più competitivo?
«Credo che negli ultimi anni abbiamo saputo definire chiaramente il “perché Costa”, evolvendo la nostra identità per continuare a mantenere una posizione di assoluto rilievo nel panorama turistico globale. Con quasi 80 anni di storia alle spalle, Costa Crociere ha sempre dimostrato una grande forza, resilienza e una continua ricerca di innovazione. È altrettanto importante sottolineare l’approccio delle persone di Costa, che si basa sulla ricerca continua del miglioramento. Con queste premesse, affrontiamo le sfide future con lo spirito giusto, pronti ad adattarci e a evolverci costantemente».

Guardando al futuro, quali sono le strategie di vendita su cui punterà per rafforzare il posizionamento di Costa Crociere a livello globale?
«Le linee guida del nostro piano di sviluppo non si limitano a mirare alla crescita degli indicatori economici. Il nostro obiettivo è portare avanti una vera e propria svolta nell’offerta al mercato, proponendo un nuovo modo di intendere la crociera: le destinazioni non devono essere semplicemente raggiunte, ma vissute in ogni momento. La nostra strategia si basa su diversi elementi. Il primo è il continuo miglioramento dell’esperienza che offriamo ai nostri ospiti attraverso un approccio integrato tra mare e terra, per far scoprire mete inattese capaci di suscitare “meraviglia”. In questa direzione vanno la totale revisione del nostro portafoglio escursioni, ma soprattutto l’assoluta novità del 2024 delle Sea Destinations, un’esclusiva di Costa. L’altro elemento sono i grandi investimenti, in comunicazione per continuare a sostenere la domanda, e per offrire costanti opportunità e incentivazione alle agenzie di viaggi nostre partner».

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