Il Marocco apre agli italiani: niente più quarantena
Il Marocco aggiorna le condizioni di accesso. Come spiega in una nota la compagnia aerea di bandiera Royal Air Maroc, i viaggiatori provenienti dai Paesi inseriti dal governo nell’elenco A – tra cui l’Italia – a partire dal 30 agosto hanno accesso al territorio marocchino se presentano: un certificato che attesti che il passeggero è completamente vaccinato e che siano passate almeno due settimane dalla ricezione della seconda dose del vaccino o della dose singola; oppure un test Rt-Pcr negativo con il prelievo che deve essere tassativamente effettuato nelle 48 ore precedenti l’orario d’imbarco. Il certificato di vaccinazione o il test devono essere allegati nel certificato sanitario per i Paesi che dispongono di questo documento.
I viaggiatori provenienti dai Paesi dell’elenco B sono distinti in due categorie, con regole differenti. I passeggeri vaccinati devono essere in possesso dei seguenti documenti al momento del check in: un certificato che attesti che il passeggero è completamente vaccinato da almeno due settimane e un test Rt-Pcr negativo con il prelievo che deve essere tassativamente effettuato nelle 48 ore precedenti l’orario d’imbarco. I certificati devono essere allegati nel certificato sanitario per i paesi che dispongono di questo documento. La seconda categoria è quella dei passeggeri stranieri non completamente vaccinati e non vaccinati, che dovranno essere in possesso di un test Rt-Pcr negativo con il prelievo che deve essere tassativamente effettuato nelle 48 ore precedenti l’orario d’imbarco; la dichiarazione d’onore compilata e firmata con l’impegno a effettuare un periodo di autoisolamento di 10 giorni presso uno degli hotel designati dalle autorità locali; un voucher che giustifichi il pagamento di 10 giorni per la quarantena in uno di questi hotel, con un test Rt-Pcr di controllo il 9° giorno. I certificati devono essere allegati al certificato sanitario per Paesi che dispongono di questo documento.
L’elenco B include: Afghanistan, Algeria, Angola, Argentina, Bahrain, Bangladesh, Benin, Bolivia, Botswana, Brasile, Cambogia, Camerun, Capo Verde, Cile, Colombia, Congo, Congo (Rdc), Cuba, Emirati Arabi Uniti, Eswatini, Guatemala, Haiti, Honduras, India, Indonesia, Iran, Iraq, Giamaica, Kazakistan, Kenya, Kuwait, Lesotho, Lettonia, Liberia, Lituania, Madagascar, Malesia, Malawi, Maldive, Mali, Mauritius, Messico, Namibia, Nepal, Nicaragua, Niger, Oman, Uganda, Pakistan, Panama, Paraguay, Perù, Qatar, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica di Corea (Nord), Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sud Africa, Sri Lanka, Sud Sudan, Siria, Tanzania, Ciad, Thailandia, Togo, Ucraina, Uruguay, Venezuela, Vietnam, Yemen, Zambia e Zimbabwe, Arabia Saudita, Egitto, Russia, Tunisia, Francia, Spagna, Portogallo.
L’elenco A contiene gli Stati membri delle Nazioni Unite che non sono menzionati nell’elenco B.