Il Marocco chiama gli italiani tra ecoturismo e voli nostop

29 Ottobre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Natura, dai classici tour nel deserto alle escursioni in bicicletta; tradizione, alla scoperta dei piccoli villaggi e della speziata cucina marocchina; infine la cultura, dalle affascinanti medine alle bellezze architettoniche delle città imperiali. Il Marocco riparte dalla sua storia e dalle ricchezze del suo territorio, e punta a diventare una delle prime 20 destinazioni turistiche a livello mondiale, oltre che punto di riferimento nel Mediterraneo per il turismo sostenibile.

Una sfida non da poco, se si considera la competizione degli altri Paesi, ma che guardando le cifre del 2018 lascia ben sperare: sette milioni di turisti arrivati in Marocco da tutto il mondo, una crescita del +10% solo nel primo semestre di quest’anno e del +30% per quanto riguarda gli arrivi turistici dall’Italia. Proprio lo Stivale rappresenta il quinto mercato strategico per Rabat, e i numeri confermano che i viaggiatori italiani considerano il Marocco una meta ricca di offerte turistiche sia a livello culturale che naturalistico e balneare.

Per rafforzare questo legame e promuovere la destinazione, l’ente nazionale del turismo del Marocco punta soprattutto su nuovi collegamenti aerei diretti dal centro e sud Italia verso le principali città marocchine (Marrakech, Fès e Casablanca), e proposte di esperienze di contatto diretto con le popolazioni locali e di ritorno all’autenticità e alle tradizioni.

Quindi un turismo rurale e naturale con escursioni in montagna e itinerari in bicicletta, circuiti culinari, pernottamenti nelle case degli abitanti, corsi di cucina e di tadelakt. Oltre alle note località balneari e al classico percorso delle città imperiali, verrà dato maggiore risalto anche alle destinazioni lontane dal turismo di massa, come la regione del Souss Massa Draa e le città berbere dell’Anti Atlante, ma anche al nord del Paese che ospita luoghi meno conosciuti come Tangeri, Tétouan, Patrimonio Unesco, e la splendida città blu di Chefchaouen.

Sul fronte trade, invece, il programma di promozione prevede nuovi eductour, webinar e workshop sui diversi media e anche nei circuiti di aeroporti e metro e gli annuali comarketing con King Holidays, Maestro Turismo e Mistral di Quality Group e nuove collaborazioni con Boscolo Tours. «Il continuo dialogo con i professionisti del settore del Marocco e dell’Italia ci consente di proseguire nella nostra attività di promozione – spiega Jazia Santissi, direttore dell’ente nazionale del turismo del Marocco – Tra le varie attività, crediamo nel viaggio come principale strumento formativo e gli educational sono per l’ente il mezzo più adatto per mostrare l’affidabilità e la sicurezza del nostro Paese».

VOLARE IN MAROCCO NOSTOP. L’investimento in nuovi collegamenti diretti partirà sia da parte della compagnia di bandiera Royal Air Maroc che da parte delle low cost Ryanair, che da marzo ha lanciato la tratta BergamoTangeri (due volte a settimana, il martedì e il sabato). Per l’estate 2019 saranno in programma altre rotte: NapoliMarrakech (con volo inaugurale lunedì 29 ottobre), CataniaMarrakech, TorinoFès e VeneziaFès. E sempre per la prossima stagione estiva AirArabia inaugurerà il volo bisettimanale PisaCasablanca.

LA FIERA DI TANGERI. Per far conoscere nuove destinazioni marocchine, la città di Tangeri ha ospitato nelle giornate del 19 e del 20 ottobre la prima Borsa Regionale del Turismo, la BRTTanger, che ha visto l’adesione di oltre 400 professionisti del settore turistico e alberghiero e un’agenda con 3mila incontri B2B. Per l’occasione l’ente turistico del Marocco ha organizzato un eductour paneuropeo al quale hanno preso parte un centinaio di tour operator e agenti di viaggi europei, dell’area Peco, Cina e India, tra cui una quindicina tra i più importanti operatori italiani, che ha permesso di conoscere le attrazioni naturalistiche, storiche e culturali di Tangeri e della regione con escursioni a Chefchaouen, Larache, Tétouan e Al Hoceima in modo da fornire agli agenti nuove idee e spunti per la programmazione della destinazione.

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Serena Martucci
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