Il matrimonio Ita-Lufthansa si farà a quattro condizioni
Quattro condizioni ferree per un sì. Tanti sarebbero i requisiti-chiave per ottenere il tanto atteso consenso della Commissione Ue al matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa, per un valore complessivo di 830 milioni di euro, equivalente alla cessione del 90% del vettore italiano alla compagnia aerea tedesca.
Secondo indiscrezioni dell’ultim’ora, infatti, sarebbero tutte praticabili o comunque in via di definizione: la prima riguarda la cessione di 15 slot (ovvero 30 voli giornalieri in a/r) su Linate verso destinazioni intraeuropee, con priorità per i collegamenti verso Germania, Austria, Belgio, Svizzera, con l’individuazione di almeno uno o due vettori competitor (easyJet e Volotea), ovviamente autorizzati dall’Ue, ai quali cedere queste rotte e almeno 5 slot su Fiumicino sempre relativi a collegamenti su scali europei. La seconda condizione attiene alla politica tariffaria da adottare per tutelare sempre e comunque i consumatori-utenti aerei.
La terza condizione riguarda il passaggio più delicato, ovvero le rotte sul Nord America, per le quali l’Ue ha dato parere positivo all’ultima proposta inviata domenica sera a Bruxelles, nello specifico sulle tratte tra Roma Fiumicino e San Francisco, Washington, Chicago e Toronto. In tale ambito si deve individuare un nuovo vettore rivale che garantisca per 3 anni il collegamento diretto, oppure – in assenza di questo – l’individuazione di almeno due aerolinee che possano assicurare questi collegamenti anche con uno scalo, ma con una durata di sosta non superiore alle 3 ore rispetto al volo diretto. Per consentire questo, Ita e Lufthansa dovrebbero garantire un volo sull’hub di pertinenza della compagnia aerea individuata (se ad esempio fosse Air France, il volo dovrebbe essere assicurato su Parigi), per permetterle di schedulare il collegamento transatlantico successivo.
La quarta e ultima condizione riguarderebbe un congelamento dell’ingresso Ita Airways in Star Alliance, con una tempistica tutta da vagliare perché c’è anche il delicato passaggio della “migrazione” di Ita dall’attuale alleanza SkyTeam, che comporta la tutela dei diritti dei clienti frequent flyer.