Al Congresso messicano, la Camera dei Deputati ha votato per imporre una tassa di immigrazione per “non residenti” di 42 dollari, applicabile a tutti i passeggeri delle crociere che attraccano nei porti del Messico. La proposta di legge verrà votata dal Senato e, se approvata, entrerà in vigore nel 2026.
La tassa non va giù alle compagnie di crociera e agli operatori del settore che chiedono al Senato di non approvare la misura. In caso la norma passasse, valuteranno la sospensione degli scali in Messico.
Tra l’altro, i due terzi delle entrate derivanti da questa tassa andrebbero al dipartimento della Difesa e non sarebbero destinati al miglioramento delle strutture portuali.
Esiste un’esenzione di lunga data per le crociere: in base a una policy consolidata, i crocieristi sono stati “dispensati” dalla tassa di immigrazione, perché considerati in transito e non soggiornanti sulla terraferma: dormono a bordo delle navi e alcuni non scendono nemmeno dalla nave durante le soste in porto. La Camera ha votato proprio per modificare questa situazione.
L’associazione messicana degli agenti marittimi ha protestato, affermando che la tassa potrebbe rendere il Messico eccessivamente costoso per le navi da crociera. “Se questa misura venisse attuata, i porti di scalo messicani diventerebbero tra i più costosi al mondo, influendo gravemente sulla loro competitività rispetto alle altre destinazioni caraibiche”, commenta l’associazione in una nota.
Anche la Florida Caribbean Cruise Association (Fcca), che rappresenta decine di compagnie di crociera, vorrebbe che il governo messicano ci ripensasse. “Le compagnie stanno valutando di modificare in modo significativo gli itinerari, sospendendoli o ridimensionandoli. Il che ridurrebbe gli oltre 10 milioni di passeggeri e i 3.300 arrivi di navi da crociera previsti in Messico nel 2025″, scrivono in una nota.
Dall’anno prossimo, gli scali nei porti di Cozumel e Costa Maya saranno soggetti a una tassa statale di Quintana Roo di 5 dollari a persona, che è stata approvata e entrerà in vigore nel 2025.
Diversamente da destinazioni come le isole greche di Santorini e Mykonos, la tassa non sarebbe legata al rischio di sovraffollamento turistico. Cozumel è da anni un porto particolarmente trafficato, e accoglie circa 4 milioni di crocieristi ogni anno con buona pace di tutti.