by Gabriele Simmini | 9 Novembre 2021 7:00
I corridoi turistici – pochi ma importanti – al centro della stagione invernale, ma senza distogliere l’attenzione dalle opportunità di diversificazione che offre il mercato. Neos torna a volare sul lungo raggio e sul Mar Rosso restituendo un network e nuova fiducia all’intera filiera del turismo organizzato: un modello di resistenza e di rilancio pressoché unico nel panorama del trasporto aereo italiano che beneficia anche della casa madre che ha alle spalle: il Gruppo Alpitour.
La via dei corridoi è stretta[1], viste le poche destinazioni aperte dal ministero della Salute con l’apposita ordinanza, ma è una prima boccata d’ossigeno. «Confidiamo che ci sia un’apertura generalizzata delle destinazioni classiche e ci sono tutti i fondamenti logici per arrivarci. Maldive, Repubblica Dominicana, Seychelles, Aruba, Mar Rosso e Mauritius sono concessioni importanti, ma limitate – sottolinea l’amministratore delegato, Carlo Stradiotti – Ma per noi è importante focalizzarsi sulle mete dove ci sono operatori e strutture che scelgono protocolli di sicurezza garantiti e un’offerta alberghiera qualificata. Con i corridoi le compagnie aeree e i t.o. si assumono enormi responsabilità che garantiscono il cliente, fuori da questo oggi si rischia invece di alimentare un traffico internazionale disordinato e pericoloso».
Il programma di Neos per la winter, quindi, prevede un ampio investimento sul Mar Rosso con Sharm el Sheikh e Marsa Alam collegate da Milano, Verona, Bologna, Roma, a cui si aggiungeranno a Natale le rotte Bari-Sharm e Napoli-Marsa Alam. «Sull’Egitto, la scorsa settimana, gli aerei erano pieni e siamo già passati in poco tempo da 6 a 12 voli, pensiamo di raddoppiare le frequenze fino a 20 voli settimanali per il periodo Natale-Capodanno», sottolinea il direttore commerciale, Aldo Sarnataro.
IL TERZO VOLO PER LE MALDIVE
Anche su Repubblica Dominicana e Maldive, collegate entrambe da Fiumicino, Malpensa e Verona, i riempimenti sono ottimi e per la prima volta nella storia di Neos, le Maldive avranno un terzo volo diretto dall’Italia. «Sarà un volo aggiuntivo per le festività, un combinato Milano-Roma-Malé che ci permette di coprire sia il Sud Italia che il Nord per gli imbarchi – sottolinea Sarnataro – Da dicembre raddoppiamo anche i collegamenti per la Rep Dominicana e da Natale li triplichiamo con una frequenza in più anche sul Milano-La Romana».
Nonostante le poche alternative, quindi, il mercato sta rispondendo sia sul lato clienti, sia rispetto alle dinamiche distributive. «È una fase sperimentale in cui stiamo analizzando ogni settimana le evoluzioni della domanda – ricorda Stradiotti – Per vendere bene un volo lungo raggio ci vuole una finestra di mercato di almeno un anno, ma dobbiamo convivere con questa incertezza».
Tornando al network invernale, Neos ha puntellato la sua strategia con i voli leisure verso le Canarie – una frequenza su Fuerteventura e Tenerife (da Milano, Verona, Roma e Bologna), Las Palmas (Milano e Verona) e la Malpensa-Lanzarote – Dubai (da Verona con la formula Yes We Du![2] che unisce Expo e balneare, ndr) e la rotta mista cargo-passeggeri da Malpensa a New York.
Quest’ultima «ha preso slancio con l’apertura degli States al turismo. Sono convinto che ci sia spazio dal punto di vista commerciale su questa rotta per una compagnia italiana. Oltre ai vettori Usa e al prossimo lancio della stessa rotta da parte di Ita, il potenziale di traffico tra Milano e New York è tale che credo nella possibilità di diversificare l’offerta e il nostro è un mix che funziona», aggiunge Sarnataro. A questo schema si aggiunge il processo di diversificazione che prevede le doppie frequenze Milano-Il Cairo e Milano-Dakar e il combinato Milano-L’Havana-Cancún. «Sono tutti voli di linea per flussi non turistici, al momento, ma la rotta su Cuba e Messico ci permette di mantenere in piedi il network leisure in vista delle riaperture. Infine, abbiamo attivato il volo da Milano per Tianjin in Cina, oltre ai charter con Costa Crociere e con alcuni t.o. in Islanda e Danimarca per rotte verso il Sud Europa», conclude Sarnataro.
IL NODO DEL FONDO PER IL TRASPORTO AEREO
Se la ripartenza è comunque già un dato di fatto rispetto a un anno fa, restano però poche certezze e poco supporto dello Stato. «Chiediamo al ministero dei Trasporti e al governo più attenzione nei confronti del trasporto aereo e lo sblocco delle compensazioni previste dal fondo creato per la copertura dei danni dovuti alla pandemia – ricorda l’ad di Neos, Carlo Stradiotti, tornando sul tema degli aiuti per affrontare la crisi – Abbiamo incassato solo le compensazioni per le perdite fino a giugno 2020. Manca all’appello tutto il resto dell’anno e anche il 2021, che registra ancora risultati molto negativi».
Nonostante questo, però, Stradiotti non perde la fiducia: «Facciamo parte di un Gruppo solido e anche nel 2021 le buone performance dei tour operator Alpitour ci hanno aiutato a far crescere anche il network italiano, ma non abbiamo intenzione di fare espansioni fuori portata. Sul domestico quest’estate c’è stata una certa follia, con una operatività generale vicina ai livelli pre Covid ma disordinata sia a livello operativo sia commerciale. Neos non intende seguire compagnie aeree che hanno fatto della ripresa immediata del volume il loro scopo a discapito della qualità e dei ricavi medi. Vogliamo una crescita sostenibile e sempre coerente con il nostro business aziendale».
Sul tema della flotta, poi, Neos può contare su «aeromobili di ultima generazione, sia i sei 787 Dreamliner, sia i quattro 737Max. Ora iniziamo a pensare alla sostituzione delle macchine più anziane (i cinque 737-800) sempre con Boeing», conclude Stradiotti.
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