by Andrea Lovelock | 26 Febbraio 2021 9:46
Ripartire in sicurezza, ma ripartire, con date certe. È il sentiment che ha spinto lo european Tourism Manifesto, alleanza di oltre 60 tra organizzazioni e grandi aziende europee del travel, a stilare precise raccomandazioni ai governi e all’Unione europea. Un documento denominato “Exit strategy – Preparing to restart Travel and Tourism” che spinge anche sulla creazione di una task force guidata dalla Commissione Ue per ripristinare la libertà di movimento e rimettere in moto l’industria dei viaggi. L’obiettivo è garantire agli Stati membri le condizioni indispensabile rilanciare il turismo entro l’estate.
Al centro delle raccomandazioni c’è lo sviluppo di una tabella di marcia europea per ripristinare in modo sicuro i viaggi e il turismo una volta che i singoli Paesi usciranno dalle restrizioni nazionali. Una roadmap da sviluppare e attuare in stretta collaborazione con l’industria turistica e le parti sociali.
L’apposita task force della Commissione Ue, suggerita dall’European Tourism Manifesto, dovrà garantire il ripristino della libera circolazione delle persone fornendo valutazioni continue basate sul rischio e sui dati scientifici più recenti. L’obiettivo è quello di identificare al più presto le condizioni e gli scenari in base ai quali le attuali restrizioni ai viaggi internazionali potrebbero essere allentate e alla fine revocate in tutta Europa e anche oltre il Vecchio continente. Di conseguenza, la roadmap dovrà essere aggiornata regolarmente.
LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE DEL TOURISM MANIFESTO[1]
Passando all’azione, l’alleanza alla base del Manifesto ha calendarizzato due appuntamenti: una videoconferenza dei leader europei fissata per oggi 26 febbraio e una riunione straordinaria dei ministri del Turismo il 1° marzo. A sostegno delle raccomandazioni, si invita esplicitamente la task force della Commissione a monitorare i progressi e l’impatto delle campagne di vaccinazione in corso, nonché le misure di mitigazione come i test e la quarantena, sulla base dei livelli di rischio all’interno dell’Ue e a livello internazionale.
Un’ulteriore raccomandazione riguarda il coordinamento delle restrizioni in Europa con la condivisione di requisiti di viaggio per facilitare la ripresa del turismo e offrire certezze ai viaggiatori, nonché alle imprese di viaggio e turismo e ai loro lavoratori. Altro passaggio riguarda l’armonizzazione dei test anti-Covid relativi ai viaggi per i quali gli Stati membri dovranno garantire prezzi accessibili, capacità di tempestive verifiche, riconoscimento reciproco dei test a livello internazionale.
Su questo tema, è ritenuta necessaria la convalida dell’uso dell’antigene e di altri test rapidi per viaggi e turismo insieme alla valutazione regolare di determinati screening man mano che l’efficacia di questi migliora. E ancora, il coordinamento per il rilascio di “certificati di sanità” in formato elettronico, per evitare di avere 27 diversi documenti di immunità.
Di fatto, il Tourism Manifesto spinge un sistema digitale europeo per la verifica rapida della vaccinazione dei viaggiatori e/o della negatività ai test. Sullo sfondo la volontà che i viaggiatori vaccinati o quelli con provata immunità siano esentati dai divieti di ingresso, dai test e dalle restrizioni di quarantena in conformità con le più recenti conoscenze scientifiche in materia di ridotta capacità dei vaccinati di diffondere ancora il virus.
Le raccomandazioni si chiudono con l’auspicio per una riapertura coordinata delle attività turistiche: una volta che la situazione sanitaria lo consentirà, per le organizzazioni del Manifesto, è fondamentale riavviare il turismo e le attività ricreative insieme al ripristino della libertà di movimento per i cittadini dell’Ue.
“Il nostro obiettivo – sottolinea una nota ufficiale – è che l’Europa torni a essere quanto prima la principale destinazione turistica al mondo, ovviamente in sicurezza. Man mano che i programmi di vaccinazione dell’Ue progrediscono e proteggono i cittadini più vulnerabili, occorre prepararsi insieme per la ripresa dei viaggi. E non c’è tempo da perdere: i preparativi per un approccio comune dovrebbero iniziare ora per ripristinare la fiducia del pubblico entro l’estate».
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