Il Portogallo riapre ai turisti europei: le regole per l’ingresso
Tutto pronto per la ripartenza dell’incoming portoghese con il claim “Benvenuto in Portogallo!”. Adesso il Paese può accogliere i turisti che provengono dall’Ue, dai Paesi associati all’area Schengen (Liechtenstein, Norvegia, Islanda e Svizzera) e dal Regno Unito; nazioni con un tasso di incidenza inferiore a 500 casi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni. I visitatori di questi Paesi non vengono messi in quarantena, tenendo conto della situazione di controllo della pandemia in Portogallo e nei paesi di origine.
Queste misure, comunque, sono sempre soggette a revisione a seconda dell’evoluzione della situazione epidemiologica nei Paesi di origine e in Portogallo. Le compagnie aeree permetteranno l’imbarco solo ai passeggeri con destinazione o scalo in Portogallo continentale, previa la presentazione, al momento della partenza, del certificato di un test molecolare Rt-Pcr per lo screening dell’infezione da Sars-CoV-2 con risultato negativo, eseguito entro 72 ore prima dell’orario di partenza (i bambini sotto i 2 anni sono esenti). In Portogallo, nessun altro test o quarantena sarà richiesta per i passeggeri provenienti da questi Paesi.
L’Ente turistico del Portogallo sottolinea poi che per gli arrivi negli aeroporti delle Azzorre e di Madeira il test molecolare potrà essere fatto all’arrivo, a titolo gratuito, e il passeggero dovrà attendere in isolamento presso l’alloggio che ha prenotato il risultato del test di cui sopra (tra 4 e 24 ore per la consegna del test). Sono esenti i bambini fino a 11 anni all’arrivo a Madeira e fino a 12 anni all’arrivo alle Azzorre. Inoltre, per coloro che atterrano negli aeroporti di Madeira e Porto Santo, si applicano le regole del “corridoio verde” ed è possibile presentare un certificato di vaccinazione o un certificato di guarigione da Covid-19.
Inoltre, per la sicurezza di tutti rimangono valide alcune regole, come la necessità di indossare una mascherina, il divieto di consumo di alcol negli spazi pubblici (eccetto ristoranti e terrazze) le restrizioni dell’orario di chiusura (soprattutto per i centri commerciali) e della capacità di accoglienza (ristoranti e altri spazi chiusi).
A tal proposito, l’Ente Turismo de Portugal ha creato il marchio Clean & Safe, che ha già formato più di 23.000 persone ed è stato concesso a 21.700 esercizi, con l’obiettivo di supportare le aziende nell’individuazione delle misure da adottare per contenere la pandemia Covid-19 e anche rafforzare la fiducia nel Portogallo come destinazione turistica. Si tratta di un’iniziativa che copre l’intero settore, dalle strutture ricettive alle aziende di animazione turistica, ristoranti, agenzie di viaggi e turismo, società di organizzazione di eventi, spa, noleggio auto, uffici del turismo, campi da golf, musei, palazzi, monumenti e siti archeologici, biblioteche, centri Ciência Viva, luoghi di intrattenimento, casinò e bingo, palazzi, monumenti e siti, aree di servizio per camper e aeroporti.