Il Regno Unito si difende: doppio tampone all’arrivo
Doppio tampone per chi entra nel Regno Unito a partire dal 7 dicembre. Il governo di Boris Johnson ha inasprito, infatti, le misure che consentono l’ingresso nel Paese a causa della diffusione dalla variante Omicron. Tutti i viaggiatori diretti nel Regno Unito, infatti, dovranno mostrare il risultato di un test anti Covid antigienico o molecolare negativo svolto entro le 48 ore precedenti la partenza. La nuova misura vale per tutte le persone di età superiore ai 12 anni.
A questo si aggiunge il già annunciato tampone Pcr da effettuarsi entro le 48 ore dall’arrivo nel Paese, oltre la raccomandazione di autoisolamento in attesa del risultato di quest’ultimo test.
La decisione del test pre-partenza, annunciata poche ora prima dell’entrata in vigore, ha scatenato le ire delle compagnie aeree che secondo l’Ansa l’hanno definita una “duro colpo” per il settore.
Per il sindacato delle compagnie aeree britanniche, Airlines UK, la misura è considerata “prematura”e “colpirà il settore ed i passeggeri prima di avere i dati completi” sugli effetti della variante Omicron.
«L’introduzione di test prima della partenza, con poco preavviso, è un duro colpo per il settore dei viaggi d’affari – ha commentato Clive Wratten, amministratore delegato della Business Travel Association – La sicurezza pubblica è una priorità, ma le imprese falliranno, i viaggiatori rimarranno bloccati e le vite saranno devastate dalla mancanza di piani coerenti da parte del governo», ha aggiunto il manager.